Al nome di Dio, dì viiij di settenbre 1389 A' dì passati v'abiàno scritto quanto è suto bisogno e dipoi, dì 4 di questo, gunse qui la ghalea grossa genovese va in Alesandra, e per essa avemmo 3 vostre lettere, fatte dì 20 e dì 23 e dì 29 del passato: rispondiamo per questa. Avemmo per detta ghalea la balla di Iacopo de Rosso: siatene avisati, e altro nonne chale dire. Quanto dite sopra olio, siamo avisati, e la comessione n'avete data tutto abiàno inteso e, come vedete, egli è troppo fuori di vostro pregio: àllo conperato .l., f. 24 1/1 botte e dj nolo sino chostà, f. 2 1/1: in tutto f. 27, posto chostì senza rischio. Conpronne botti 100, e chi ne volesse altretanto monterebe a f. 26 botte o più. Quando facessi mutazione ve n'aviserremo. Chotone on. 16 il migliaio; charte di chostà, fini, tt. 9 lisima e spacerebonsene alquante; charte grosse ci sono assai. Sanz'altro dirvi, Cristo vi guardi. Per chostà, 51; Firenze, 50; Genova, lb. 7 s. 7 oncia. per Guido Pilestri e conpa., in Ghaeta Francescho di Marcho da Prato, in Pisa 1389 Da Ghaeta. dì xvj di settebre Risposto