Al nome di Dio, a dì xxv di maggio 1397 A dì 15 di questo vi scrivemo quanto fu di bisogno. Poi dì 16 avemo vostra lettera, fatta dì 2: rispondiamo apresso a' bisogni. Dicemovi che Michele d'Iachopo ci avea consengnato di vostro balle 3 di panni: dice sono valenzini; quanti vi se ne sia, non sappiamo che le balle sono intere, cioè leghate e non ce le aperse. Se vi piace si facciano aprire e vedere quello che v'è, lo faremo. E oltre a' ditti ci asengnò, il detto Michele, due altre ballette che nell'una dite debba essere pezze 6 di valenzini; nell'altra pezze 4 contrafatti alla Vervi: anche non s'èno visti. Se volete s'aprano le balle, ditelo e farello ma parci non sia di bisogno. Diceci Michele ch'à visti quelli contrafatti alla Vervi e se fossono cholorati sarebbono venduti; ma sono colori chattivi, sicché non è da farne conto ci si vendano mai. Noi vi serviremo di buono voglia d'ongni cosa che possibile ci fosse; ma noi non possiamo avere onore oramai di questi fatti di panni, che per questa dischordia che ànno questi di Marzano con questo paese è sì ghuasto, che nonché ci sia conpratore ma non ci è chi voglia vedere. E dove voi dite che la vendita fece Michele a on. 2 tt. 6 pezza fu chattiva vendita, vi diciamo che volentieri vorremo a servigio vostro che fossono venduti questi a tt. 2 meno; noi ne faremo come se nostri fossono. Michele d'Iachopo rischoterà pure esso i danari di panni che à venduti, sicché non bisongnerà a noi inpacciarcene. E sono in questa terra in mano di genovesi tanti panni ch'è cosa mirabile a credere e oltre a ciò tutti i fondachi pieni e non si rischuote danaro; e credo io che chi à panni gli si terrà buon pezzo in casa sanza mostrarli se 'l paese non s'acchoncia altrimeti. Noi vi consigliamo che voi non ci mettiate nulla per ora. Quando noi vedremo il paese in altri termini e che ci paia da metterci, noi ve lo diremo; ma ora se non volete perdere danari e tenpo e correre pericholo di perdere tutto, non ci mettete nulla. Altro non diciamo. Siamo a' vostri piaceri. Canbi: per costà, 46; Genova, lb. 8 s. 6. Cristo vi ghuardi. Per Antonio e Doffo e conp., in Ghaeta Francescho da Prato e Stoldo di Lorenzo e conp., 1397 in Firenze Da Ghaeta di iiij di gungno