Al nome di Dio a dì xj d'aghosto 1397 Abianvi fatto a' dì paxati quanto è suto bixognio; e poi ricevuto non abiamo vostra lettera, per questa pocho vi s'à a dire. Rispondete. E prima, de' vostri panni non abiamo mai trovato da poterne fare nulla: aspettavamo questa fiera di settenbre che ci penxavamo ci dovese venire asai merchanti di fuori ed e' ci pare tutto il contrario: è chagione che per questa Signioria di Marzano che ànno rotto con questa Signioria e fatto parentado col Ducha d'Angò e levato le sue bandiere. Raxonate omai qui di merchantia non ci si farà nulla e non ci s'è chi voglia credere a di questi paexani, perché convene chi ci arà panni ne li chavi, se no si ci potrebono stare un pezo e questo a noi parebe de' vostri. N'avixo a pigliare partito di spaciarli altrove, omai fate come a voi pare: che Ido ve ne dia a piglare il vostro meglo. Non sapiamo che più dirvi. Siamo vostri. Idio con voi. Per costà, 45 1/2; Genova, lb. 8 s. 10. Antonio e Doffo e conp., in Ghaeta Franciescho di Marcho e Stoldo di Lorenzo e conp., in Firenze