Al nome di Dio, a dì xxij di settenbre 1397 A' dì paxati v'abiamo scritto quanto è suto bixognio. E poi avemo vostra lettera fatta dì 17 del paxato e quanto dite aviamo intexo: faccianvi risposta. Per questa vostra ci richordate lo spacio di vostri panni chatalaneschi abiamo, e quanto intorno a ciò dite aviamo bene veduto. E gl'è stato la fiera e may ci è suto modo a poterne fare nulla, ch'è strana choxa. Raxonate in fra tutti i panni ci si sono venduti non sono 30 balle e tutti panni di Linghuadocho e ci fa male di vostri, ma più none poxiano. Avixati siamo de le ij balle di panni viij stametti, dite, ci dè mandare di vostro Lorenzo Cianpolini di Pisa per le ghalee di genovexi. Or quando ci fieno, faremo d'averle e vedremo di farne fine per lo modo dite e voi aviseremo di quanto faremo o crederemo fare. Che Idio presti loro salvamento. A Michele di Iacopo abiamo richordato soliciti i vostri danari di rischuotere: dicie ne fa quanto può, e chome n'avese niuno li vi rimetterà. Siate avisati. E ci à presentato Bernardo Portinari una vostra lettera dove dite faciamo la volontà de' suoi di Roma de' vostri panni, di tutti o parte, chome ci chiedesono e coxì faremo e voi aviseremo di tuto. Non sapiamo che più dirvi e di nuovo non ci è. Idio con voi. Chanbi: per chostà, 45 1/4; Genova, lb. 8 s. 8 e nulla ci si fa. Per Antonio e Doffo e conp., in Ghaeta. Dì 23, a ore ** Franciescho da Prato e Stoldo di Lorenzo, 1397 in Firenze Da Ghaeta, a dì ij d'ottobre