Al nome di Dio, a dì iiij di dicienbre 1397 In questi dì paxati v'abiamo scritto quanto è suto bisognio. E poi ricevuto non abiamo vostra lettera per questa mancho vi s'è a richordare. Rispondete. E vi s'è detto chome di questi vostri panni non abiamo may poxuto fare nulla e tutto è per la chattiva disposizione in ch'è il paese: che Idio ne megliory. Hora Antonio di Iacopo nostro ci scrive avervi parlato e che volete ditti panni salviamo qua, e come ci achade, finirly. E siate cierti per noi se ne farà hogny di bono potremo e diranvi che ne seghuiremo o crederemo fare. Siate avixati. Non fate conto que' panni a la Vervi ci si poxino may ispaciare: non sono roba per qua, sì che partito ve ne chonviene pigliare: sono chosa per Cicilia. Siate avixati. E più non sapiamo che dirvi. Siamo a' piaceri vostri. Idio con voy. Kanbi:per costà, 46 1/4; Gienova, lb. 8 s. 6. Per Antonio e Doffo e conp., in Ghaeta Franciescho da Prato e Stoldo di Lorenzo e conp., in Firenze 1397 Da Ghaeta, a dì 21 di dicebre