Al nome di Dio, a dì xxvij di febraio 1397 Abianvi scritto a questi dì pasati quanto è suto bixognio. E poi ricevemo vostra lettera a dì 22 fatta dì 7 e veduto quanto dite aviamo intexo; farenvi risposta. Quanto dite sopra lo spacio di vostri panni, abiamo intexo e chome arete visto poi may n'abiamo posuto fare niente, nè da poi anchora, e tutto è per la chativa disposizione in ch'è il paese che nulla ci si fa e pure crediamo qua, a la fiera di marzo, si dovranno finire. E siate cierti per noi se ne farà ogny di buono potremo e direlovy quelo ne seghuiremo. Voi dite sentire questi di Lionardo Tigliamochi n'aveono venduti a questi dì pasati, a che vi diciamo nulla ne sentimo may. Bene è vero mostramo più giorny fa in vostri a questi di Giovanni di Lipo e se li fusino piaciuti li cholori crediamo n'aremo fatto merchato di una parte. Ora noi non sapiamo se i Tigliamochi se n'avesono fatto e sì nulla con loro. Siate avisati. Non dite altro bisogni risposta a la vostra lettera e di nuovo non vi s'è a dire. Idio vi ghuardi. Kanbi:per costà, 46 1/4; Gienova, lb. 7 s. 18; ducati e fiorini, tt. 4 gr. 17. Per Antonio e Doffo e conp., i Ghaeta. Dì 28. Soprastata a dì primo di marzo per non avere per chi mandarlavi e di nuovo non vi s'è a dire. Franciescho di Marcho e Stoldo di Lorenzo e conp., in Firenze 1397 Da Ghaeta, a dì 12 di marzo