Al nome di Dio, a dì xvj d'aghosto 1398 A questi dì paxati v'abiamo scritto quanto è suto bisogno. E poi ricevemo questo dì 12 vostra lettera fatta dì 29 del paxato e quanto dite aviamo veduto. Farenvi risposta a che sia bisogno. Eravate avisati chome di vostri panni non avamo fatto nulla nè da poi anchora; ma in questa fiera sanza mancho niuno vedremo di farne fine al meglio potremo e aviserenvi di quanto faremo o crederemo fare. Non fate raxone quelli valenzini contrafatti a la Vervi ci si posino may spaciare: non ci è chi li voglia a niuno prego e però e' ci parebe n'avessy a pigliare altro partito di trally di qui, altrimenti ci si potrebono bene istare. Siate avisati. E questo rispondete che mai non vi ci rispondesti. Savate avisati de la raxone de' panni chatalaneschi erono buoni per qua, e' colori e tutto, e dite averne di già scritto in Chatalognia: or xia a la buonora! Non dite altro bisogny risposta a la vostra lettera e di nuovo non ci è che v'abiamo a dire altro. Scritto sino a qui avamo vostra lettera fatta dì 29 del paxato, a la quale non achade risposta perché disopra vi si dicie quelo bisognia. Kanbi:per costà, 44; Gienova, lb. 8 s. 8. Per Antonio e Doffo e conp., in Ghaeta. Dì 18, a ore **. Franciescho di Marcho e Stoldo di Lorenzo, in Firenze 1398 Da Ghaeta, a dì 26 d'aghosto