Al nome di Dio, dì v di aprile 1399 A dì xxviij dell passato, con lettera de' nostri, vi schrivemo quanto fu bisogno: rispondete. Dipoi non abiàno vostra lettera, per questa v'abiàno a dir pocho. Mandianvi, in questa, una prima per la quale mandiano a ricievere per voi a Gienova a' vostri, a l'usanza, da Franciescho de' Bardi e conp., lb. 316 di gienovini, per on. 40, a Benedetto de' Bardi e conp., a s. 18: mandatela loro e schrivete si facino paghare, e voi ponete a nostro, on. 40 di carl.. Noi non abiàno però rischossi tanti: per voi abiàno rischosso da on. 30, ma in questi pochi dì n'aren più e sollecitereno ogni resto e chome s'aranno, gli vi rimetteremo. Arenvi queste on. 40, rimessi chostì più tosto che a Gienova, ma non ci è stato prenditore nesuno. E' ci è larghezza di danari e per durare l'abiàno: aviserenvi dì per dì che faranno. Per questa non v'abiàno a dire altro. Per chostì, bocie, 48 1/1; Gienova, s. 18; Vinegia e Pisa e Roma, .h.; duchati e fiorini, tt. 5 gr. 1/1. Siamo a li piacieri vostri. Cristo vi ghuardi. Antonio e Doffo e conp., in Roma Franciescho da Pprato e Stolldo di Lorenzo, in Firenze 1399 Da Ghaeta, a dì 16 d'aprile Risposto