Al nome di Dio, a dì xvij di settenbre 1399 A dì * di questo vi scrivemo a chonpimento; e poi ricieuto non abiamo vostra lettera, direnvi ch'è bixognio. Chome vi dicemo, noi s'avamo paghati da tutti i debitori di vostri panni, accetto da Ghuido e Iachopo d'Amato da Chapova: restaci a dare da on. 8 tt. *, e in questi dì v'andrà Bartolomeo nostro, che à eserre a Napoli, e porterà lo stromento e faraxi paghare, e aviseremo quando li aremo. E dobiamo avere da Chola Perghola, on. 10 di carl., e questi aremo, non paxerà tropi dì, a Roma per lui e, auti, vi si rimetteranno col più avanzo potremo e aviseremo. Vendemo poi la balla di vostri panni valenzini per on. 1 tt. 29 peza, al tenpo di mesi 4; e sì la balla de' gigniachi di vostri di Pixa, a tt. 41 peza. Per altra ve ne manderemo conto di tutto, a voi e a loro, sì che starà bene e aviseremo. E ci avanza di vostro, di danari riscossi, di carl. 20 e per non sopratenelli più, li chontiamo a noi. E per tale chagone vi mandiamo prima, che dovete avere da' nostri f. 125 d'oro per on. 19 tt. 17 gr. 10, a vostro e loro contto, a 47: farete d'averli e porete a nostro conto. Questa fiera è stata chativixima quanto dire si può e in gran parte n'è suto chagone questa ghuerra del contado che niuno ci è potuto venire per terra. Siate avisati. Nè più v'abiamo a dire. Siamo a' vostri piacieri. Idio vi ghuardi. Kanbi: per costà, 47; Genova, lb. 8 s. 2; ducati viniziani e fiorini, tt. 4 gr. 18; ducati romani, tt. 4 gr. 14; fiorini, tt. 4 gr. 16. Per Antonio e Doffo e conp., in Ghaeta. Dì 18. Franciescho di Marcho e Stoldo di Lorenzo, in Firenze 1399 Da Ghaeta, a dì 30 settebre Risposto