Francescho di Prato Al nome di Dio, a dì iiij d'aprile 1400 A dì 31, con lettera de' nostri vi scrivemo abastanza; poi a dì primo n'avemo una vostra fatta a dì 20 del passato. Rispondiamo. Avate auto promessa da' nostri di f. 67 s. * vi rimettemo; aretegli poi auti e posti a conto de' vostri di Pisa. Mandamovi a paghare per l'ultima, a' nostri, f. 68 s. 1 a oro, per on. 10 tt. 9 gr. 13, a conto de' vostri di Pisa: paghategli e ponete a conto de' deti vostri e loro e noi n'avisate. Raxonate, che de' danari s'àno avere per voi, si fa quanto si può per averli e chome v'abiamo detto per altra, la moría è grande per tutto il paese e non si fa niente e altro non è chagione non si sieno auti. Noi ne faremo quanto potremo per averli e, auto che n'aremo nesuno, vi rimetteremo e aviserenvi di tutto. Più non diciamo per questa. Di nuovo non ci è. Per chostà, 45 1/4; Genova, s. 12. Idio vi ghuardi. Antonio e Doffo e conp., in Ghaeta. A dì 5, a sera. Francescho di Marcho e conp. in Firenze 1400 Da Ghaeta, a dì xvij d'aprile Risposto