Al nome Dio: a dì III di novembre 1394 in Genova. Sia manifesto a qualunque persona vedrà la presente scritta che noi Tomaso e Teramo Cattani sicurammo ad Andrea di Bonanno sopra sacchi cinquanta di guadi carichi nel porto di Genova per lui per f. CC i quali furono carichi sulla nave di Riccardino Carini per ire a Porto Pisano di che e' detti guadi funno presi e rubati dalla nave di Luziano Grifiotto e per detta ragione i detti Tomaso e Teramo restituirono al detto Andrea di f. CC gli avevano sicurato sopra i detti guadi. Di che il primo dí ci fu la novella di detto guado preso fu commesso per li detti Tomaso e Teramo al detto Andrea di Bonanno provvedesse di scrivere a Pisa e in più altri luoghi se il detto guado vi capitasse si facesse di riavere per riscatto o per altra forma in qualunque modo riavere si potesse di che abbiamo sentito dal detto Andrea che a Roma e all'Elba se n'è ritrovato sacchi XXII de che siamo contenti che quello n'ha fatto Agnolo di Ser Pino e compagni di Roma a cui il detto Andrea ne diè commissione di riavere li detti guadi di tutto ciò che per insino a qui n'è seguito e simile di ciò che di qui innanzi ne sarà fatto per li detti Andrea ed altri per lui e d'essere contenti e obrigati a attenere ogni patto fatto con quelli avevano le dette XXII sacca di guado non dare nè fare dare briga o impiccio a nessuno per la detta cagione. Ego Thomas Cataneus sum contentus et ad majorem cautelam pono signum meum {marca}. Ego Theramus de predictis sum contemptus et ad majorem cautellam pono signum meum talle {marca}. [A tergo:] Iscritta di commissione ci fè Teramo e Tomaso Cattano su farci riscattare i guadi rubò Luziano Grifiotto.