Al nome di Dio Amen, dì XIIII di nov. MCCCLXXXV al corso di Pisa. Francesco di Marco da Prato (e compagni) cittadino e mercatante di Firenze dí detto e anno grano di Cicilia nuovo del presente anno mercantile e ricip.... a Giovanni Franceschi e Compagni cittadini e mercatanti di Siena per pregio di ff. quattro s. III pic. lo staio di Pisa di S. LXX Lo detto grano promesse il detto Francesco dare al sopradetto in Porto Pisano a bordo del navilo che lo recherà da oggi dì detto a mesi due prossimi che seguiranno o salvo ogni giusto impedimento che nostro Signore Iddio mandasse. Fanno come detto è la vendita i detti Francesco e Compagni a detti Giovanni Franceschi e Compagni. Il detto grano promise Francesco e così vendè salme dugiento di Cicilia che saranno circa istaia ottocento il quale grano fie caricato e de' venire in su lo legno di Bartolomeo Cardoni di Cicilia. E in caso che 'l detto grano venisse in Porto Pisano innanzi il tempo sopradetto e' sono tenuti Giovanni Franceschi e Compagni torlo per lo pregio e modo detto e Francesco di Marco e compagni darlo per lo pregio detto. E se il detto grano venisse passati li mesi due che disopra dice, Giovanni Franceschi e Compagni sono signori di torre il detto grano per lo pregio detto e se nol vogliono il grano detto de' rimanere a Francesco di Marco e Compagni, si veramente che Giovanni e Compagni sono tenuti a rispondere a Francesco e Compagni giunto il grano in Porto Pisano a dì V e com'è detto e se Giovanni il vuole e se no a pregio detto, e se non rispondesse al termine Francesco e Compagni sono signori di fare del grano la lor volontà. Il pagamento del detto grano a ff. quattro e s. tre pic. lo staio di Pisa di s. settanta il f. debbono fare Giovanni e Compagni a Francesco in Pisa a assegniato il grano e misurato in Porto Pisano a Giovanni e Compagni e la metà di ciò che monterà a denari contanti e l'altra metà a tempo e termine di mesi due prossimi che seguiranno. E per più chiarezza di ciò i detti Giovanni e Compagni e Francesco e Compagni soscrissero questa iscritta di loro propria mano alle dette cose essere tenuti e obrigati siccome è scritto in questa iscritta per mano di me Boninsegna di Messer Remigio sensale e mezzano del detto [A tergo d'altra mano:] Noi Giovanni Franceschi e Compagni siamo contenti del detto mercato scritto per mano di Buoninsegna di Messer Remigio mezzano del detto mercato e a chiarezza di ciò ci siamo soscritti questo dì XXIIII di novembre 1384.