MCCCLXXXXIIII. A) Spese di fondaco deono dare per più spese fatte f. LXXXXV s. XVIII d. V levamo da questo a c. 59 - lb. LXXXXV s. XVIII d. V. E deono dare per pigione della casa ove stiamo incominciando adì II di marzo 1392 per insino adì II di marzo 1393 a Gianotto Da Mare nostro oste L. sessantadue sol. dieci a libro giallo B) a car. 157 di avere - lb. LXII s. X. E dè dare per salaro di mesi XIII alla Margherita nostra fante cioè dal 1 Aprile 1393 fino al 1 di maggio 1394 lb. XVIII s. XVIIII d. II posto a libro giallo a car. 209 debbia avere C) Margherita lb. XVIII s. XVIIII d. II. E per susine avemmo da Valenza le quali si fu guaste posto in questo D) a c. 86 debbono avere lb. V. E per più lettere mandate e ricevute in più tempi da dì II di maggio fino a questo dì XXX d'aprile 1394 cioè L. XXIII s. XII d. III a uscita a E) c. 103 - lb. XXIII s. XII d. III. E per s. XXXIIII d. II di candele di sevo avemmo da Bruno di Francesco L. I s. X a libro giallo a F) c. 212 debbia avere Bruno e Comp. lb. I s. X; 207.9.10 MCCCLXXXXIIII. Spese di fondaco deono avere come diremo appresso: G) Da Matteo di Miniato e Guccio di Guccio e Compagni di Firenze, a libro giallo a c. 214 debbian dare per lettere mandate e ricevute da loro s. X d. VIII - s. X d. VIII. H) E deono avere ponemo in questo a car. 109 disavanzi fatti debbino dare a rincontro a profitti L. CCVI s. XVIIII d. II - L. CCVI s. XVIIII d. II. 207.9.10 Dal Registro: Mercatanzie del libro giallo di Genova, c&. 108 v, 109. MCCCLXXXXIII. c&. 58 v&.. A) Spese di fondaco deono dare per balle I di carta, assi e filo al Mem. A alle CCXLVII lb. XXVII s. VIII d. VIIII. A provvigioni da Francesco di Prato e Stoldo di Lorenzo a libro giallo alle CLXXIII debbi avere lb. s. X d. VII. E per IIII calamai di vetro ci mandò Francesco e Manno di Pisa a libro giallo alle CLI debbono aver s. II d. X a oro lb. s. III d. VI. E posto a libro giallo alle CLI Francesco e Manno debbono avere per lettere mandate e ricevute fior. III lb. III s. XV. E posto a libro giallo alle CLII che Rico Scorza debbi avere per una coperta di libro lb. s. XV. E per ispese fece Andrea di Bonanno in andare e tornare di Firenze al Mem. A a c. 326 dee avere fior. 8 s. X oro lb. X s. XII d. VI. E per lettere mandate a Firenze a' nostri ed eglino a noi lb. dieci i quali ci contano avere spese, poste a libro giallo a c. 202 dee avere Francesco di Marco e Stoldo di Lorenzo lb. X. 52.13.4 E per più lettere mandate e ricevute per mano di Ambruogio dei corrieri da dì I di maggio fino a dì I d'ottobre lb. dodici s. cinque posto a libro giallo a c. 183 de' avere lb. XII s. V. (Vedi seguito a pag&. 432.) MCCCLXXXXIII. Spese di fondaco deono avere, posto a libro giallo alle 153, Francesco e Manno debbin dare per lb. I s. XVII d. VI. E da Alamanno e Luigi Manini per pigione di volta a loro lane al Mem. A a c. 319 lb. I s. X. E da Miniato di Nuccio per lettere mandate e ricevute a libro giallo a c. 139 debbi dare lb. II s. X. Da Piero di Carlo per lettera da Valenza gli mandammo, diè per noi a Francesco di Marco e Stoldo di Lorenzo s. IIII d. VIIII a oro, a libro giallo a c. 199 debbin dare lb. s. V d. XI. Da Lionardo di Domenico e comp. per lettere mandate e ricevute a libro giallo a c. 166 debbin dare lb. I. A Nicolò Del Barna, contamo per pigione di volta per V mesi fior. V in questo a c. 89 debbia dare lane sue tenute in detta volta f. lb. VI s. V. A Francesco e Stoldo in questo a c. 92 de' dare lana loro e d'Ambruogio di Meo per pigione di volta lb. I s. V. 14.13.5 A noi medesimi ponemo in questo a c. 108 spese di fondaco debbono dare lb. LXXXXV s. XVIII d. V - lb. LXXXXV s. XVIII d. V. 110.11.10 (Seguito alla pag&. 430.) E per più assi e manifattura d'una mostra da panni si fe nella casa ove stiamo di Gianotto da Mare demo a Fabardo legnaiuolo al Mem. A a c. 355 dee avere lb. VI s. I d. VI. E per mazzi M di finocchio comprò Andrea a Firenze lb. I s. XV a uscita a c. 99 - lb. I s. XV. E per più lettere mandate e ricevute per le mani di Giudice oste di corrieri lb. due, posto a libro giallo a c. 209 debbia avere Giudice lb. II. E per pigione d'una volta tegniamo dalla piazza Di Negro da Piero di Negro per pigione d'uno anno incominciata adì I di maggio 1393 e finendo adì I Maggio 1394 lb. XVIIII pagò per noi Cosme Lomellino addì XI di Marzo 1393 a libro giallo a c. 297 debbi avere lb. XVIIII. E per più cose pagammo per Francesco e Luca di Valenza a libro giallo a c. 89 lb. s. VI d. VIII. E per s. LXX di candele avemmo da noi medesimi in questo a c. 85 a lb. III s. III. E per più lettere mandate e ricevute d'Avignone per Ramondo Scarsellieri fior. I a uscita a c. 102 lb. I s. V. E per più spese fatte in acconciare in casa e altre spese com'appare al quaderno di balle a c. 202 lb. VIII s. XVI a uscita a c. 102 - lb. VIII s. XVI. E per più spese fatte in più cose lb. III s. IIII d. IIII a uscita a c. 102 - lb. III s. IIII d. IIII. 110.11.10. Francesco di Marco e Compagni date per noi Tomaso di Gualtieri Biliotti f. venti oro a Andrea di Nicolò e ponete a nostro conto. adì V di luglio 1400. {Sigillo in ceralacca.} MCCCLXXXXIII. B) Gianotto da Mare dee dare L. una s. tredici d. sei p. ragioniamolo per debitore questo dì X aprile in questo a c. XXIII debbi avere L. I s. XIII d. VI. E de' dare addì VIIII di maggio L. dieci s. tre ebbe per noi da Benedetto Lomellino in questo a c. LXIII debb'avere L. X s. III. E de' dare addì XIII di luglio s. quattro demo a uno per far portare via getto e pietre erano nella volta a uscita a c. 91 - s. IIII. E de' dare a dì XVIII d'agosto L. tredici s. diecinove d. quattro per due pezze di panni che si ebbe come al memoriale G a c. 309 - L. XIII s. XVIIII d. IIII. 19.10 E de' dare a dì VIII d'aprile 1394 L. quarantasei s. tredici d. due per noi da Nicoloso e Benedetto Lomellino in questo a c. 261 debbi avere L. XLVI s. XIII d. II. 72.13.0. MCCCLXXXXIII Gianotto da Mare dee avere adì VIIII maggio L. dieci s. tre p. in questo c. CLXXI avanzi di libro debbino dare che restò a avere in conto vecchio c... innanzi L. X s. III. E de' avere per pigione della casa tegniamo da lui per uno anno cominciando addì II Marzo 1392 per insino adì II marzo 1393 lb. cinquanta, posto alle mercatanzie a c. 108, spese di fondaco deon dare L. XII s. X. 72.13.0 Dal libro giallo, c&. 156 v, 157. MCCCLXXXXIII. C) Margherita sta con noi dee dare addì VIII d'Agosto per lino e d. contanti ebbe da noi come al memoriale A a c. 303 f. uno s. 5 - lb. I s. V. E de' dare adì VIII d'Ottobre lb. una s. cinque ebbe per ispese di sue tele lino a uscita a c. 97 - lb. I s. V. E de' dare adì X d'Ottobre s. otto ebbe contanti per far filare suo lino a uscita a c. 97 - s. VIII. 2.18.0 E de' dare adì XII di novembre f. uno ebbe contanti per sue spese a uscita a c. 110 lb. I s. V. E de' dare sino adì XX di Giugno per braccia di panno mischio di Genova ebbe come al memoriale B a car. 16. E de' dare addì XV di marzo f. uno ebbe per sue spese a uscita a c. 116. 5.8.0. E de' dare adì I di luglio lb. cento s. diecisette d. undici, ponemo a libro nero a c. 5 debbia avere ragioniamo creditore a detto di lb. C s. XVII d. XI. 106.5.11 MCCCLXXXXIII. Margherita sta con noi dee avere addì VIII d'agosto leviamo da questo addietro a c. 162 che ponemo debbia avere lb. quattro s. sedici d. tre genovini - lb. IIII s. XVI d. III. E de' avere a dì I di settembre lb. sessantadue s. due d. due gen. per ritratto d'una cassa d'oro filato venduto a Valenza, posto alle mercatanzie A a c. 58 detto oro debbia dare - lb. LXII s. II d. II. E dee avere a dì XXV d'aprile per suo salario di mesi XIII cioè da dì I aprile 1393 fino a dì 1 maggio 1394 a fior. XIIII d'oro l'anno, monta lb. diciotto s. diecinove d. due, posto alle mercatanzie A a c. 109 a spese di fondaco - lb. XVIII s. XVIIII d. II. 85.17.7 Ragionata creditore in conto nuovo a dì I maggio 1394 a lb. LXXXII s. XVIIII d. VII. E dee avere a dì XXV di Giugno per suo salario di mesi XIIII cioè da dì I di maggio 1394 sino a dì I di luglio 1395 a f. XIIII l'anno montano fior. sedici s. sei d. otto, oro; posto alle mercatanzie a c. 120 a spese di fondaco. lb. XX s. VIII d. IIII. 106.5.11 Dal libro giallo, c&. 209 MCCCLXXXXIII. D) Compera di R.o X di susine, comperò per noi a Valenza Francesco e Luca come al Mem. A a c. 337. + Susine secche X Rove costarono in somma lb. in Barzalona a s. 15 barzalon R. X. - lb. V. MCCCLXXXXIIII. E) A spese di fondaco lb. ventitre s. dodici d. tre per più lettere pagate che sono andate e venute come al quaderno delle Ricordanze da c. 145 fino a c. 172 e posto alle mercatanzie a c. 108 a spese di fondaco - lb. XXIII s. XII d. III. 905.0.6 Dal libro giallo, c&. 103. MCCCLXXXXIII. A noi medesimi poniamo in questo a c. 108 a spese di fondaco per le dette susine le quali si guastarono lb. V. Dal libro giallo, c&. 85 v&. 86. MCCCLXXXXIII. F) Bruno di Francesco e Ambruogio del maestro Giovanni deono dare adì XXI d'agosto ponemo in questo a c. 150 debbono avere lb. centotrentacinque sol. quattro d. due - lb. CXXXV s. IIII d. II. E deono dare per ispese fatte a bar. CLXXXXVIII d'aringhe - abattuto la vendita di bar. XII cioè lb. novantadue s. undici d. dieci come al memoriale A a c. 306 - lb. LXXXXII s. XI d. X. E deono dare adì XXX d'Aprile s. cinque d. uno in questo a c. 293 - lb. s. V d. I. 228.1.1 MCCCLXXXXIII. Bruno di Francesco e Ambruogio del maestro Giovanni deono avere adì XXIIII d'Ottobre lb. cinquanta per loro da Francesco Calvo e per noi da Benedetto Lomellino in questo a c. 224 debbia dare lb. L. E deono avere a dì X di novembre lb. trentasei s. undici d. tre, sono per incenso e sulimato (&Csic&c) avemmo da loro levamo dal Mem. A a c. 340 lb. XXXVI s. XI d. III. E deono avere a dì XV di Ottobre lb. centotrenta per loro da Benedetto Lomellino in questo a c. 327 debbia dare lb. CXXX. E deono dare adì XII di dicembre lb. nove s. dicenove d. dieci promettemmo loro per Tomaso e per Cipriano Giac più tempo, posto in questo a c. 241 debbia dare Tomaso detto lb. VIIII s. XVIIII d. X. 226.11.1. E deono avere adì 30 d'aprile lb. una s. dieci per lb. XXXIIII o. II di candele di sevo avemmo in più volte da loro cioè più dì, posto a libro di mercatanzie a c. 108 a spese di fondaco lb. I s. X. 228.I.I. Dal libro giallo, c&. 212. MCCCLXXXXIII. G) Matteo di Miniato e Guccio di Guccio Comp. di Firenze deono dar addì XV di settembre lb. cinquecento quattordici s. tre d. quattro Gen. ponemo in questo a c. 190 debbiano avere Miniato di Nuccio e Comp. per resto d'accordo con loro - lb. DXIIII s. III d. IIII. E deono dare addì XVI d'ottobre, trassonci in Antonio e Uberto Cavalcanti f. quattrocento per la valuta si ebbono in Firenze da Jacopo Filippo Guasconi, e per noi li pagò a Marco Pagnini Cosme Lomellino in questo a c. 221 debbia avere lb. D. E deono dare adì XII d'aprile 1394 lb. cinquantotto s. sei, ponemo in questo a c. 240 debbia avere Antonio e Matteo e compagno loro di Barzalona e sono per rame fornimmo per loro e nostri di Pisa, di che gli aveamo ,a debitori per la 1/1 e ora ci dicono Matteo e Guccio pognamo a loro conto lb. LVIII s. VI. E deono dare per senseria di fior. DCCC traemmo loro s. 20 e per nostra provvigione di fior. DCCC, s. 20 in tutto lb. II, posto alle mercatanzie A a c. 97 perchè debbono avere lb. II. E deono dare per lettere mandate e ricevute di loro s. dieci d. otto, posto alle mercatanzie a c. 109 a riauto di spese di fondaco s. X d. VIII. 1075.0.0. MCCCLXXXXIII. In Genova. Matteo di Miniato e Guccio di Guccio e Comp. di Firenze deono avere adì III di Settembre traemmo loro in Filippo de' Ricci e comp. fior. quattrocentoventuno, sono per fiorini quattrocento qui da Donnino da . e Comp. posto alle Mercatanzie A a c. 316 abbia auto Sandro Quaratesi lb. D. E deono avere a dì XVII d'ottobre traemmo loro in Giacomino di Giorgio e Filippo di Michele e compagno e per loro da Nicolò Borghi e per noi ha Cosme Lomellino in questo a c. 220 debbi dare lb. CCL. E deono avere adì XXII d'ottobre, traemmo loro in Domenico Giugni e Niccola Capponi e Comp. fior. CCX per fior. dugento qui da Niccola Capponi e Domenico Giugni e per loro Geri di Lapo e per noi a Benedetto Lomellino adì XX di ottobre, in questo a c. 205 debbia dare lb. CCL. E deono avere adì XVIII di febbraio 1393 traemmo loro in Alamanno e Luigi Manini e fratelli fior. sessantacinque s. quattordici ciò sono per fior. sessanta auti qui da noi medesimi, posto in questo a c. 207 debbi dare Alamanno lb. XXV. 1075. MCCCLXXXXIIII. H) Disavanzi di mercatanzie deono dare per più spese fatte in più tempo lb. CCVI s. XVIIII d. II posto in questo a c. 209 dette spese fatte debbino avere lb. CCVI s. XVIIII d. II. E ponemo a libro giallo a c. 332 avanzi fatti alla nostra ragione in Genova debbino avere per avanzi fatti da dì X aprile 1393 adì 1 Maggio 1394 lb. milleseicento quattro s. uno d. undici - lb. MDCIIII s. I d. XI 1811.1.1. MCCCLXXXXIIII. Pro fatti di mercatanzie e di cambi e di più altre cose come diremo appresso: Pro di cambi deono avere, ponemo in questo a c. 86 debbino dare lb. cinquantacinque s. cinque d. VI - lb. LV s. V d. VI. Pro fatti di senserie deono avere, ponemo in questo a c. 96 debbino dare lb. trentotto s. sedici d. uno - lb. XXXVIIII s. XVI d. I. Pro fatti di canovacci e corde in questo a c. 79 debbino dare lb. cinque s. sette dieci - lb. V s. VII d. X. Pro fatti di mercatanzie deono avere, ponemo in questo a c. 104 debbino dare lb. milleseicento quaranta s. sedici d. otto - lb. MDCXL s. XVI d. I. 1740.6.I. Pro che ci troviamo crescere a libro al fare della nostra ragione adì 1 di maggio 1394 lb. LXX s. XV come appare per lo quaderno del saldo mandammo a Firenze - lb. LXX s. XV. 1811.1.1.