Io so che ser Maffeo procura riavere la pacie da quel suo adversario e apresso sento che Giovanni ser Dati maliscalco è di quelli uficiali, di che io ti pregho in servigio di me tu operi che 'l decto Giovanni il serva e che in questo fatto tu gli sia favorevole inperò che in buona consciençia tu ne se' tenuto per quello gli facieste a l'altra volta. E sapete che m'inprometeste, se mai fosse il caso, il ristorereste. Or che si sia, questo vi pregho operiate, solo per servigio di me, e così il riputerò. Il podestà non fecie nulla contra il soprastante. Mandovi per lo garçone di ser Maffeo la carta vostra contro messer Rinieri. Èssi convenuta rifare due volte, la cagione vi dirò a bocha quando sarò a Firençe, ché vi credo venire mercholedì mattina. Sarei stato costà prima per miei bisongni se non fosse che ll'Antonia mia donna è stata assai grave. Ora - lodato Idio! - è presso guarita. Idio sia sempre guardia di voi! Per lo vostro maestro Naddino in Prato, a dì VI di giugno. [sul verso:] Giovanni Federighi spetial grosso al Ponte alla Carraia in Firençe.