Da Baldello sono stato avisato de' fatti miei di costà, e credeva che lla ricolta della Romita venisse all'Antonia però che so n'à auto bisongno, e dicemi che tu lla tieni in diposito. Questo è mal fatto inperò che ll'Antonia mi scrive à dato anche a suor Lena l'anno staia 9 di grano. E benché suor Lena meriti da me assai e debbola contentare come mia cara madre, tucto si vuol fare secondo la possibilità e con lei, quando vi sarò, sarò ben d'acordo, ché non potrebbe esser l'altro. E pertanto ti prego tu lasci portare i fructi di quella a casa. E di questo scrivo a ser Bartolomeo e ònne informato Baldello della mia intentione. Giusto à 'uto la risposta de' danari pagati per te alla sua parente. Iacopo non ti scrive perché non ci è. Andò con mercantia a una fiera in Gineva già è X dì e credo penrà a tornare V o VI. Matteo Guerçoni né andando né tornando m'à fatto motto, ma una tua lectera mi mandò per altre, e sonne miravigliato inperò io il teneva per mio amico. E pregoti che di questo ti rincuri per mia parte cum Bertino suo fratello, quando il vedi. Altro per ora non scrivo. Racomandami a suor Lena e saluta la Lorita e tucti da mia parte. Dio ti guardi sempre! Per lo tuo maestro Naddino in Vignone, die ultima aprilis. [sul verso:] Monte d'Andrea delli Angiolini in Prato propio. [mano: Monte] 1389, da Vignone, a dì 19 di magio, per Baldello. | Risposto detto dì.