+Al nome di Dio. A dì XXII d'aghosto 1388. A dì II di luglio ricevetti tua lettera e per quella vidi chome anchora non era fatta la ricolta, e da poi niente n'ò sentito, ché avrei charo di saperne alcuna chosa. Ò diliberato, perché cua abiàno chative richolte, volere chotesta mia richolta qua, di che ti priegho che non ti sia faticha farmene macinare uno mogio e dire a Nanni che non li sia faticha recharmene cualche soma e che il priegho s'ingegni d'achatare chualche asino. E se non potessi fallo macinare, mandolo. Altro per questa non dicho. Rachomandami alla badessa e beneditemi la Dada e saluta la Lorita. Avre' charo di sapere quando avesti novelle del maestro, ché grande disidero avre' di sapere novelle di lui. Avre' charo di sapere quello è della Antonia e delle fanciulle sue. Se per me si può fare chosa niuna, siamo a' tuoi piaceri. Per la tua Masa in Firenze. [sul verso:] Monte d'Andrea Angelini in Prato propio. [mano: Monte] 1388, da monna Masa, da Firenze a dì 23 d'agosto. | Risposto a dì 24. | Staia XL Nanni. | Staia XI Antonio.