Al nome di Dio, amen. A dì 21 agosto 1383. A' dì pasati vi è scrito quel fa bixognio, per questa si farà di brieve scrivare per freta. Questo dì mando a pagare a Vinexa a Mariano di Sozino f. cinquecento e scrivo a luy a voy li mandi a pagare. Questi danari òe chambiati per grande difirenze è qui in queste monete che si mutano: se ciò non fosse arey aspetato me li areste mandati ma sanza dubio a me ne sarebe seguito dano sì che di ciò vi precho abiate perdono per questa volta. Qui è tanta fuga ne la moneta che le persone non sano che farsi. A Mariano òe scrito che vy mandi a pagare chostà a cercho a dì 10 otobre f. 250 e a cercho a dì 10 di noenbre f. 250; prechovi respondiate per sino a deta soma a quelo vy manderà a pagare e per sue lettere pagate chome si fosse per mia sino a deta soma. Se rifati li arete di mie sì starà bene, se no mandateli a me a pagare che serrano pagati chome direte. Prechovi tegniate quel modo che si pò che qui non tornano a pagare se vedete che dano ne usischa che quanto più se prolongerà i chambi per chostà e per holtroe varano meno. La chosa è chosì divulgata a ogni persona: no bixogna dire più inanze. Se modo ci è, fate il pagamento di f. 500 sia fato chostì. Aviso pocho o nulla arete venduto di fustani vedando il vostro scrivare e vorey averne da vendare asay: non pò stare chostà e oltroe non montino perché qui sono forti montati d'ogni raxone. Non di meno se a f. 36 dozina li potete vendare quel vy resta, sì ne fate fine per me inanze vy serbate li fustani. Quando altro no si posa fare mandaròli a Barcialona che per là molto mi sono chiesti: di qui no li poso mandare a li prexy chi credano debino valere. Prechovi subito m'avixiate quello avete fato o credete di fare di deti fustani. Se per me vedete si posa fare nulla sono al piacere vostro. A Dio siate. Damiano da Pecina di Melano, salute. Domino Francescho di Marcho e conpagni, in Pisa. Data.