Al nome di Dio, amen. Fatta a dì 29 d'aghosto 1383. Più dì fa non vi scrisse per lo pocho scrivere fatte che pocho si fa chostà per chagione de la moria che tanto è regnata ne la parte di Thoschana, Idio levi per sua pietà. Ieri ricevetti vostra lettera fatta a dì 18 di questo sotto lettera di Francescho di Bonacorsso e Lodovicho Marini per la qualle ditte che avete sentitto per vostri fiorentini chome a Dio è piacutto di chiamare a sé la benedetta anima di Nichollò di Bono a chuy Idio li faci verace perdono che era buona persona. In verità Bascano à perduto uno bonissimo amicho che già fa de li agni 20 che sempre là tenuto per fratello. Bascano è andatto a Chomo per alchuni fatti di madona Reyna: quando sentirà detta nuova ne sarà mal contento e sopra cò non dicho altro. Quanto scrivette che chostà non si fa niente, intesso. E simille dite che a noy non challe tropo scrivere in ricordarvi di nostri fustani che costà avette: siamo ciertti che quando sia il tempo di spacalli il farette e farete chome se vostri propri fossano e di cò siamo ciertti. Voy ditte che Francescho e sua gente stano bene di che ne piace molto e per parte di Bascano li scrivette se gli piace che vadi a Vinegia con mona Margharitta a chassa nostra che può dire essere sua che a Vinegia abiamo una grande chassa e là potrà stare ad agio. Avissiamo noy che quando fia pasatto questa mortalità si dovrà pure fare qualche cossa. Idio la levi ogimay questa moria. Altro non scrivamo per ora per fretta del fante. Idio vi ghuardi. Quando Bascano fia tornatto vi scriverà più a pieno. per Bascano da Pescina di Mellano. De le 2 balle di fustani tintti che avette vendutti e che il termine è pasatto più dì fa prochacate d'avere [] danari e remetelli a Vinegia a Bascano da Pescina overo a Gianino Ghavaza [] e questo fatte che non falli. À con questa una lettera di Damiano che viene costà a voy. Domino Francescho di Marcho da Prato e chompagni, in Pissa. Per fante.