Al nome di Dio, amen. Fata dì 4 di setenbre 1383. E fa più dì che di mia manno no vi iscrissi perché io no sono istato a Mellano per facende che mi sono datte sanza mio proffito e tosto ne sarò a chapo e più no sarò messo in queste fatiche. A dì 28 d'aghosto per Ghuicardo vi fu iscrito quanto fu di bixogno e siando io qui ò veduta una vostra letera fata dì 18 di deto la qualle m'à datto tanta malanchonia che no mi posso dare pace avendo sentore de la mortte di Nichollò nostro di Bono che mi passa insino a l'anema e no mi può uscire di chuore. E may non arey creduto che tanto dollore me ne avesse presso nel chuore che no mi va fuori di mente dì né note ed era bene persona notabille che io e ongni amico n'à fato grande perditta. Idio li faci pace e misericordia a la sua anema. Per detta chagione no vegho che 'l ragionamento che avemo a Pratto detto Nichollò e Francescho di Marco e io possa avere luogho e ongni chossa si vuolle rechare per lo meglio. Quando a Dio piacerà che questa mortalliata sea challata sarò io presto a fare per mia parte quanto si possa perché gli 'nviamenti si mantenghano e questo iscrivete a Francescho per mia parte e che si ghuardi la persona e anche voy. E ricordo voy e luy che ispesso prendiate de le pillolle sanza ghuarda. Di nostri fustani che chostà avete mi grava bene no sono spacati che a perdere tanto tempo no fa per me: quando vedete il modo di dare spacamento sie il fate. Se avete ricevuto i danari de le due balle di fustani di ghuado che fu il termine a dì ** di luglio sie li mandate a ricevere qui o a Vinega dove meglio vi pare. A Francescho nulla iscrivo per ora perché ò da scrivere a Genova e a Vinega. E se vi pare li mandate questa lettera e per mia parte li ditte se ne vadi con la dona a Vinegia con Gianino Chavaza: che a Dio piacesse che Nichollò m'avese creduto! Altro no vi iscrivo ora. Idio vi ghuardi. Mando per Genova con quelle di Francescho di Bonacorso. Basscano di Mellano. Domino Francescho di Marcho da Pratto e compagni, in Pissa.