Al nome di Dio, ame. Fatta a dì 28 di magio 1384. Da poi sono qui v'ò iscritto tre lettere sì che per questa vi dirò breve tanto da voi abi risposta di quelle v'ò mandate, dì i dì l'atendo. Qui ò dato ordine di fornire quello mancha alla bottegha e già è, di poi qui sono, ò mandato 20 balle a Vignone e di qui a 4 o 5 dì metteremo a chamino da 10. Sì che, se Dio piacie, tra di qui a mezo giugno arò fornito la magiore parte che pocho ci resterà a fornire se altro no chedesono di nuovo, e se altro chedesono di nuovo di tutto v'aviserò. Per altra vò detto e sì dicho per questa innazi tornasi a Vignone arei piaciere d'esere chon voi se si potese fare sanza danno della bottegha bene che pocho istarei chostì. Sì che dite per la prima quello volete faccia e più innazi no farò. Basciano vi scrisse i questi dì e disevi d'abochasi chon voi dove a voi piaciese, o volete a Ferrara o a Parma o a Bologna o dove a voi piacie, e da voi n'atende risposta sì che se fosi insieme tosto potrei venire cho lui. Ditene quello volete si faccia. Quando parti' di Vingnone portai una parte di chonti da Basciano a noi e l'avanzo doveva mandare Bonisegna e per anchora no gl'à mandati. Idio sae chome Basciano se ne dispera che dicie debe avere di buoni danari: no partirò di qui tutto si vedrà a pinto. A Bonisegna solecito ogni dì mandi i resto e da Natale in qua si sono penati a levare questi chonti e anchora no gl'à levati: tropo tiene lughi a Bonisegna i chonti che mai no se ne viene a chapo di suoi chonti. A Vignone si fae pocho perch'ebi lettera da Bonisegna a dì 21 di questo fatta a dì 14 detto e dicie qui è i ducha di Borri e chonte di Romagnacha e quello di Chomizia e tratavono di fare l'achordo di Prrovenza e per loro nulla si venderà. Del signore di Chosi nullo aparechameto si facieva per anchora e no si crede a Vignone che per questo anno pasi bene che qui si dicie piure di sìe, quanto io credo di nno no pasi. Per altra v'ò detto e chosìe vi richordo qui no si fae nulla ed ècci grande merchato di magla e sì d'altro arnese. Chotte a boza f. 20/18, a meza boza f. 11 e per 10 1/2 n'ò aute e chosìe in chamagli all'avenente: chi à danari à quello volle! Se di qui avete bisogno di nulla avisatemene di presente e forniròllo di presente e chome detto v'òe ora vi potete fornire di due chotte per la chasa che n'arete ora buono merchato. Altro per ora no vegho a divi tanto da voi abi lettera. Ò iscrotto 2 lettere a Stoldo a Pisa: se volle di qui nulla me n'avisi. Idio vi ghuardi senpre. Tieri di Benci saluta di Melano. Franciescho di Marcho da Prato, in Firenze.