Al nuome di Dio ame. Fata dì 6 di decenbre 1384. Io gionssi a Mellano a dì 24 di novebre sano, Dio grazia, e trovay vostra lettera fata dì 24 d'otobre. E puoy più niuna vostra lettera non ebi che me ne maraviglio assai abiando i nostri fatti ne le mani chome avete che la lana anchora non avete mandata e tenetella chostà in conserva. E no considerate il danno che fatte ad altri e grande ischortexia è la vostra a tenire questa lana e no mandalla e no sapete il danno che ne seghue e se 'l sapete no 'l chonsiderate e fate malle. Chostà vene Ghuicardo e credo ghuatasse le mura di Pissa e altro non àe fatto e non ebe tanta possanza che voy gli volleste dare i chonti da voy a me e la lana istava nel portto: non so che mi dire se none che l'uomo che no fa i fatti suoy per le sue mani è ogi inpacato. Fate malle a no mi mandare la lana e al corpo di Dio se non fosse tanto fredo me ne verey di prexente a Pissa e pensomi darey chapo a miey fatti. Del messe d'otobre fue il termine de la più parte di miey panni venduti e di novebre fue l'altro termine del rimanente. Può essere che di questo mexe anche tocha d'alchuno termine, pensomi saranno rischossi. A dì 29 di novebre vi manday a paghare a dì 15 di questo in Lelmo Balduci e Doffo degli Spini fiorini setecento per la valuta ne ebi qui o che io sono chontento dal detto Lelmo Balduci e Ghixello di Bindo. Al termine fate buono paghamento e mio conto gli ponete. Il resto mi dovete dare piacavi di mandagli qui a me a ricevere o vollete a Vinegia a Mariano di Sozino che ne faca mia vollontà. E no mi datte più faticha di scrivere che sanza dubio se no mi mandate quello mi dovete mandare vi prometo di venire in persona a Pissa e più persona no mandarò e veròvi a le spalle con tre ronzini e due fanti. I panni brescani e panni da Mellano e da Chomo vi restano di nostri òvi iscrito per due lettere da Vinegia ne facate fine. E se vi pare di mandagli in Cicillia o a Napolli gli mandiate pure che fine se ne faca, atendone risposta. Io òe sentito de la morte di Mattio di Lorenzo che a dì 26 d'otobre passò di questa vita a Vingnione del qualle è grande danno perché era giovene da bene e di lui mi grava chome di fratello, Idio li faca misericordia che altro non si può dire. Altro no dicho per ora. Idio vi ghuardi. Bascano da Pescina di Mellano. Domino Francescho di Marcho da Pratto e chompagni, in Pissa.