Al nuome di Dio amen. Fatta dì 12 d'aghosto 1385, A dì 15 di luglio sotto letere di vostri di Gienoa e per quella vi dicemo che se in chalende d'aghosto non avevate rimesso i danari di pani brescani di qualli è passato il termine più tempo fa vi gli mandaremo a paghare. Di che abiamo aspetatto insino questo dì e nullo ce n'avete mandato di che forte ci maravigliamo però che già 10 messi sono vendutti e per bissogno che abiamo di danari ci è chonvenutto mandarvi a paghare questo dì f. 400. Bascano tornò da Cremona in questi dì con grande graveza di febre ed ène chagione il suo volere fare ongni chossa. E ora Dio grazia la febre l'à lascatto e vassi per la chassa pianamente e di prexente uscirà di fuori e farà risposta a vostre letere che quanto io scrito e di questo lascarò fare a luy. Per letera di sua mano questo dì vi manda a paghare a usanza a Lemo Balduci e Deffo digli Spini e chompagni f. 400 d'oro, sechondo usanza di chambio sono f. 396 che qui abiamo ricevuto da Lemo Balduci e Ghixello di Bindo e chompagni: fatte buono paghamento al termine e ponetelli a nostro chonto. Da Cremona abiamo che li sono agiunto le due balle di lana de la ragione di Falduco di Lombardo e Antonio di Ghuco e no ne chal altro dire salvo, se più lana avette di nostra di detta ragione, piacavi di mandalla che bene è ogimay tempo. Il baratto che ditte di pani di Mellano e di Chomo che ditte potette baratare a lana prendendo la lana a f. 6 1/2 e chontando i panni f. 40, dicamvi che nulla ne vogliamo fare però che la buona lana valle chostà f. 5 1/2 e no verebono vendutti i pani f. 36 che più tosto li faremo tornare a Mellano. E tosto aremo chagione di mandare chostà persona persona [sic] che trarà a fine questo ed altre cosse e per dare ordine per lo tempo a venire per noy e forssi per altra. Altro per questa non c'à dire insino che Bascano non vi stenda altro. Idio vi ghuardi. Bascano da Pescina di Mellano. Domino Francischo di Marcho da Pratto e chompagni, in Pissa.