Al nomen di Dio, amen. A dì 24 ottobre 1385. A questi dì vy scrise una lettera. Disivi chome il conto da voy a me no avea ancho rivedato per non eser al libro né ancho per hora no l'ò visto per lo stare di fuory. Quel avete mandato a pagare sono pagati. Chome per altra vy disse voy erate a mio dano d'uno partito dove dite che io vy debia dare f. 49 d. 3 per vostra provixione e spese di fustani. E no li dovete metere perché in mia raxone non mi date se no li fustani neti e gà una volta mi avete meso adoso dete avarie, sì che provedete e fate risposta che aro non sia. A Dio siate. Damiano da Pecina di Melano, salute. Bene vy precho v'arechordiate di rischuotere li altri danari da Gulielmo Chasini quando sia il termine, parmi debia esser pasato. Dovi tropa faticha a sichurtà. Domino Francischo di Marcho e conpagni, in Pisa. Data.