Al nome di Dio, amenne. Fatta a dì 31 di gienaio 1385. In questi pochi dì vi scrissi per lo chamino di Gienova come isino a dì 15 di questo giusi qui salvo, grazia a Dio. Per quella vi disi come quando giusi qui trovai Basciano era a Chomo dove istete più di per sue bisogne egli e Ghiciardo. Di che tornando da Chomo la prima chosa mi dise si doleva di voi di quello gli scrivesti quando era a Vinegia e molte parolle sì che mostra l'avese per malle diciendo "Io non è istato chon Franciescho ch'egli mi debe iscrivere ta chose come à fatto", di che più volte se n'è doluto mecho. Io gl'ò detto itorno a ciò quello m'è paruto e chome voi avete una maniera che, quando volete bene alla persona, gli dete tutto l'animo vostro di quello in quore sì che Basciano non abiate a malle nulla v'abi iscritto però Francescho è forte vostro amicho e dettogli più volte quello m'è paruto. Dicie no si debe iscrivere l'uno amicho cho l'ato ta chose: ògli detto non è isatto niuna chosa no si posi dire a uno amicho, sì che sono rimaso chontento bene che dicie vi volle rispondere a dette lettere. E poi è chontento d'una lettera gli scrivesti apreso alle due che gli diciesti io v'òe iscritto l'animo mio sì che fate di scrivegli e ditegli arditamete ch'io v'abia iscritto come si duolle di voi però a lui lo disi lo scrivere a voi ed e dise lo faciesi. Di poi sono qui, ò mandato a Vignone balle 14 che montono ciercha a f. 1.000 però in questi 15 dì mi sono solecitato di conperare per amore della vendita sapete si fecie a Vignone. Sì che io ò trovato ogni modo d'avere della magla perché noi no siamo in più chattivi però ci sarebe danno e verghogna. Ver è ch'io n'ò chonperata di quella è stata uno pocho chara e alquna chosa non è stata molto forrta: questo ò fatto per amore la bottegha era fornita e pure n'è stata richiesta sichondo ò lettera di Vignone fatta a 8 di questo. Qui istarò isino a mezo febraio per chonperare quello resto a chonperare che sarà da f. 1.000 ichora e farò d'avere bella roba ora però che quegli da Strada e simile quegli da Ruginello ànno asai conperato, istarano ora uno pocho a vedere. E ieri partì di qui Izanpa e Iachopo di ser Paghollo da Lucha. Izanpa nulla à chonperato per ora: mostra conperase per f. 200 quando qui fue. Iachopo di ser Paghollo à chonperato per f. 300/400 di magla, sì che chome vi dicho ora no ci arà tropo contrasta per cierto. Se qui non à tropo grande richiesta, voglo uno pocho conperane a mio modo. Come vi dicho, per la vendete fue a Vignone, qui n'è stato asai chonperatori di Vingione e di Monpelieri asai. E simille Basciano per uno suo amicho per f. 1.000 a qualle dicie no potè dire di no. Sì che, se gli sarà di vostro piaciere, per l'onazi ne stiamo meglo forniti no siamo istati però la bottegha à pure ghuadagnato di poi partisti: povi istare alquno danaro più che quando partisti. Io ò lettera da Vignone fatta a dì 8 di questo e dichono rividono i chonto per le feste e trovono di merchatantia per fiorini quatomillaquatociento. Ora io ò scritto, ieri per lo Zanpa ed ogi per uno melanese, e detto loro ch'io mi spacierò di qui per mezo febraio e che per Dio veghino modo d'achonciare i chonti a Basciano, e a Stoldo l'ò scritto sì che una volta si posino saldare questi benedetti chonti. E voi pregho per Dio lo scrivate a Bonisegna ch'una volta voglate vedere saldati che lasci istare d'alte chose poi saremo asai e metti uno pocho mano a dire "Io voglo una volta chavare a chapo questa tella!". Per lo giovane di Covoni arete madato per richordanza quello volete si facia di magiore bisogno e di più fretta. Ed io sarò a Vignone e daròvi ordine a tutto sì che una volta voi vivate chiaro perché si fa per voi e simille per gl'ati E meso in ordine che fose a Vigione i chonti, e avendo gienti a Vigione faciesono per la bottegha, a noi fae bisogno venire qui di 6 mesi una volta e questo è i modo a no volere la pala ci sia tolta di mano e poi faremo la nostra parte a fare chome vi dicho. Per altra per agio ve ne dirò a pieno e vedete dirò i vero sì che la prima chosa si vollo dare ordine a 'chonciare i chonti e poi a l'avanzo. Per questa no vi dicho ora altro, ò auto asai a scrivere a Vingnone. Are' charo sapere chome faciesti difatti di Paghollo d'Andera. Idio vi ghuardi senpre. Tieri di Benci saluta di Melano. Franciescho di Marcho da Prato, in Firenze. Propio.