Al nome di Dio, amene. Fatta a dì 20 di marzo 1385. Più dì fa no v'òe iscritto perché non è istato di bisogno e per questa ci è pocho a dire. A dì 13 di questo ricievetti vostra lettera, per questa rispondo dove bisogna. Della ghistone di Paghollo d'Andrea sono avisato quanto era seghito, da poi ne sarà del tutto uscito a onore, che Dio gli dia quello vae cerchando. A Basciano è detto chome no potete avere i chonto da Napoli di panni e dettogli chome n'avete iscritto a Siena a' magiori. Di che vi priegha solecitate d'avello: dicie è due anni sì che ogimai sarebe tenpo s'a loro piacese, sì che io vi priegho vi siate uno pocho solecito d'avello. Di suoi panni e bordi avete chostì dicie no sae che priegio divi: che ne faciate chome vosti propi fosono di prochaciare di vendegli per quello se ne pòe avere che sia chosa ragionevolle o voi iscrivete qui a Basciano io ne trovo talle priegio, poi vi dirà quello arete a fare. Da Cremona vi sarà mandato per le mani di Ghirichoro Chaciavacha 2 balle di fustani mi chiese Franciescho per Prato. E io ve ne manderò di qui una balla per gli primi mulli ci sarano. Quando ricievete l'avete mandatelle a Prato a Monte che per làe le volle Franciescho. Della panziera volle Cristofano no mi pare ora da tolla per la grande richesta qui è stata perché poche se ne trova di buona però che poche ne fano di buone quando è sì grande domanda e poi chosterebe da f. 3 più chara, sì che io ci tornerò tosto e alora la farò fare a mio modo. Altro per questa no vi dicho, qui non à nulla di nuovo a presente. Di qui parto in questa settimana sanza fallo per andare a Gingnone e qui sono istato più no credetti. Idio vi ghuardi senprre. Tieri di Benci saluta di Melano. La valigia ch'io vi mandai di panni vechi inazi venisi chostì era d'uno Francescho Raghonese è stato qui i prregione isino a questo dì. E questa notte è fugito di prregione: no soe i che parte sia andato, se chostì chapita a lui datte detta vagila. Franciescho di Marcho e chonpagni, in Pisa.