Al nome di Dio. A dì 3 di settembre 1392. Mandavi l'ultima a dì 27 del passato chon quelle de' Sardi e fu chon esse una a Uberto Chavalchanti che ll'arete mandata se nno lo fate e poi non ebbi vostra perché dirò pocho per questa. Assai v'ò detto sopra lo spaccio di quelli panni e borse, anchora per questa io vi richordo. Priegho te Lucha proveghi a chavarne danari e in mio servigio dura alquanta faticha che per te farei quanto mi fosse possibile. Ora è pure tenpo che a chagone dille mortalità caschuno non vi si dè volere mettere in nulla di fuori sicché si dovrebono pure finire. Non v'ò altro a dire, sono a' piaceri vostri. Dio chon voi. Filippo di meser Iacopo in Milano. Francesscho di Marcho e Andrea di Bonanno e compagni, in Genova.