Al nome di Dio, amene. Fatta a dì 12 d'aprille 1393. A dì 8 di questo vi scrissi per uno amicho di Chermona e chon eso lettera a' vostri di Firenze e lettera a' nostri di Vingnone. E di poi ieri chon quelle di Franciescho di Bonachorso vi scrissi e più lettere a Vingnone, aretelle tutte mandate e da voi n'atendo risposta. Questo dì vi mando a paghare i due lettere f. 350: f. 200 per nostri di Vingnone, 150 per vostri di Firenze sì che a loro chonto gli ponete. Sono per chose ò a chonperare per Franciescho di Marcho propio, per lui gli voglo. Disivi per quella d'ieri che voi m'avisasi per la prima se voi avete agnine d'Arli o di Maiolicha o di Valenza perché uno amicho m'à preghato lo vi iscriva che se n'avesi verebe chostì per conperane per f. 500 o più. Da voi n'atendo risposta per quello fante vene chostì propio a quegli di Franciescho di Bonachorsso per fatti di Basciano per alquna medicina per suo mane che anchora non è gherito. Idio per la sua parta l'auti che grande malle à uto ed èci dano asai perché abiamo uno grande chonto cho lui e no llo poso fare e restaci a dare da f. 600. E pertanto io partirò di qui per tutto questo mese e lascerò facci cierti nostri fatti e no voglamo abi libertà di mandare a pagare se none quello diremo a lui o a voi. Or voi rimeterete qui quello verà, o Bonisegna od io: chome vi dicho, isino al tenpo di Bruno di Franciescho, ci resta a dare f. 600. Di tutto v'aviserò inazi di qui partirò. Idio vi ghuardi. Tieri di Benci saluta di Melano. Franciescho di Marcho e Andera di Bonano, i Gienova.