Al nuome di Dio, amen. Fatta a dì ** di magio 1393. E fa più dì no v'abiamo iscritto però che a Tieri abiamo lascatto la faticha de lo scrivere. E più vostre letere abiamo aute e la sezaya fu fatta dì 12 di questo e chon essa letera di vostri di Vignone a la qualle facamo brieve risposta. Tieri di Benci si partì di qui per andare a Firenze a dì 9 di questo, facallo Idio salvo. E in questa sarà uno suo mazo di letere piacavi di farne il dovere. Detto Tieri c'à ordinatto che fornissamo di molta roba che sarà per la monta di f. 400 o ciercha e che a chalende che viene ve ne dobiamo mandare a paghare f. 200 che sarano ben paghatti. E poi a mezo il messe ve ne dobiamo mandare a paghare altri f. 200 sì che saremo chontenti n'avissaste se li pagharette perché se respondette di sì andaremo fornendo chome bissogna. E avendo da voy il contradio si lascaremo bene che penssiamo di sì, ma pure queste sono chosse che à bissogno avere i danari in mano chi le dè avere, siatene avissatti. Sarà con questa 4 letere, l'una a voy l'altra a Francescho di Bonachorsso e Lodovicho Marini e una a' vostri di Vignone e un'altra a Firenze a Tieri di Benci. Piacavi di farne il dovere e a noi rispondete. Altro per questa non c'à dire. Idio vi ghuardi. Sarà con questa una letera a Barzalona a Antonio di Ghuco e Mateo di Miniato, piacavi di mandalla loro per salvo modo. Anche vi ghuardi Idio. Bascano da Pescina di Mellano. Domine Francescho di Marcho e Andrea di Bonano, in Gienoa.