Al nome di Dio, amen. Dì primo di settenbre 1394. A dì 26 d'agosto per da Gienova vi scrissi l'utima e disivi quanto fe' bisongno per alora, auta l'arete, rispondete. E niuna vostra ò per anchora e per questa dirò pocho. Dissivi per essa chome fu piacere di Dio chiamare a ssé Basciano nostro a dì 26 la mattina a 1/2 1/3 a chui Idio faccia veracie perdono e noi ghuardi chom'è di suo piacere. Rimane di lui Francesco suo figluolo e un altro picholo di 10 anni: che Dio dia loro grazia possino prosperare di bene in meglio. Da qui inanzi si scrive pure in Francesco da Pesscina. Per chagone de la malattia di Bassciano chome detto vi s'è non s'è potuto chomincare a fornire niente di nostre bisongne perché ci disse esendo malato non facessimo nula se prima non parlavamo insieme e 'l male là tanto gravato che non pote' e questi il volevano ubidire. E ora questo è passato ed è piacere di Dio che chosì sia. Insino a dì 17 d'agosto iscrissi a Vingnone a Boninsengna in che termine era e chome i medici dicieano che non potea chanpare. E apresso, chome secondo alchuna chosa avevo udito da questi, non pareano volessono servire più chom'ànno fatto per lo passato a quei modo che non voglono il caricho e ch'essendo loro dato noia chom'altra volta è suto no ve saprebono riuscire chome Basciano. Or di questo non à anchora detto Francesco tutta sua intenzione, né può dir ora perché si può dire esere in tenabre di piangnere o gridare, ma passati parecchi dì sareno sopracciò e secondo mi dirà saprete. E in questi 4 dì aspetto risposta da Boninsengna pienamente sopra questo fato servendoci questi o nno che di tutto dicha quanto vole che per me si faccia e secondo che arò da lui farò per modo che nne rimarete contento cho la grazia di Dio e ongni vostro prò e utile righuarderò chome sono tenuto a fare. E resto de la lana abiamo riceuto ogi a salvamento grazia Dio. Abianne venduta in tuto 7 balle a lb. 14, 100 e domane o l'altro n'andranno 5 a deto pregio e chosì vereno finendo a poche e asai chome mè potreno e tutto a contanti che pocho ci si fa a termine ed è bene meglo. L'aportatore di questa sie Ghuaspari di Iacopo il quale mi dicie viene chostà a voi per certe chose di che avete a 'tendervi insieme sopr'a' fatti de' Rau e di Nicholaio di Bonachosero, di questo sapete voi ch'è a fare. Non vi dicho per questa altro se uno ch'io mi vi racomando se fo quelo debo. Cristo vi ghuardi. Tomaso di Milano vi si racomanda. Francescho di Marcho, in Prato. Propio. Risposto dì 12.