Al nome di Dio, amen. Dì 4 di settenbre 1394. A dì 26 d'aghosto co lettera di que' di Francesco di Bonachorso vi scrissi l'utima e chon essa a Firenze e a Vingnone, arete aute e fatto dovere. E di poi questa mattina per Ghottardo di Giovanni ebi una vostra e lettera da Vingnone e da Firenze. Rispondo loro per altre, a voi rispondo per questa. De le navi venute d'Alesandra sono avisato. Dite chome vi si vende di questi cotoni portono e le spese vi sono costì e uno nostro amicho ne vorebe un pocho, dite per la prima e non manchi. La Grisolfa lasciorono i mare per ire ad Aghua Morta e l'altre 2 vanno in Fiandra, Idio presti loro salvamento. I danari ricevesti da Vingnone sono avisato, trarò chome verà a punto e diròlovi. Di nuove di chostà vego quanto dite sacciene male. Idio vi metta la sua mano che bisongno fa e ghuardi i mercatanti di danno, troppo dura questa chosa. Dite chome segue. A Ghottardo di Iohanni pagai questa mattina f. 13 chome scrivete e postigli i ricordarono a vostro conto. Traròlivi cho primi arò bisongno chome che ò chomincato a vendere di queste lane d'Arli a rifare danari, sì che ora non ò bisongno insino nonn ò risposta da Boninsengna di quanto li ò scrito di qui a diritura. Dissivi de la morte di Basciano e gran danno n'è: non si può altro che voglia nostro Singnore, chonviensi stare contento a quelo fa. Per questa chagone non posso fare nulla se chome vi dicho non ò risposta, Idio la mandi. Né altro vi dicho per questa. L'aportatore sie Domenico da Chastelonuovo vostro. Cristo vi guardi per. Dite quando mandate le lettere a Vingnone queste utime. Tomaso salute di Milano. Francescho di Marco e Andrea di Bonanno, in Gienova.