Al nome di Dio, amen, A dì 3 di novenbre 1394. E più dì non v'ò scritto per non eserr di bisongno e da voi non ò lettera e ora c'è pocho a dire. Sopra le 50 peli veronesi per foderi m'avete chiexto v'ò detto per altre che di veronesi non c'à e queste fini ci si vendono sono peli di Maiolicha. Di che poi vi scrissi abian cercho per fornile e abiamo trovato di quele più chalde da 15: è vero chi' no ll'ò tolte ma sono da parte però che le non sono sì perfette chome quele di Verona e poi voi mi chedete di questa e io non vore' fare chosa di che nne fossi ripreso né mandare una chosa per un'altra. Le pichole fate chonto saranno sì buone chome le veronesi o avanzeranno di bontà ma quexti piliccai l'ànno anchora in molticcio ma in questi dì viene il tenpo ne traranno perché chomincano a vendere. Per altre v'ò detto sopr'esse che ora chredo abiate auto la lettera e atendo da voi mi diciate, poi non c'è di veronesi, se volete di queste di Maiolicha e manderòvele e de le migliori ci sarano e che ve ne terete ben servito. E manderòvele per da Pisa perché ci va più spesso vetturali che per altre parti e aviseròvi di tutto pure abi vostra risposta che presto fareno i rimanente. i' ò mandato in due volte 7 balle d'arme e mercie a Vingnone. Ogi farò leghare 5 o 'n 6 balle e per lo simile manderò. E in questi pochi dì darò fine al chiexto e chredo che diranno sieno ben serviti di buone chose e buon merchato. E sì ò auto risposta da Michele di Nono che quele à riceute à messo a chamino per Tornone che, cho la grazia di Dio, andranno salve, E simile manderà l'altre che di qui li mandereno tanto il chamino del Buscio sia siquro che si spera sarà toxto che questo Papa nuovo arà pace cho meser Ramondo, Idio la mandi e tosto. Conto di lane ò mandato a Boninsengna: non so se dilibera per questo anno metterne più, se 'l farà vi dirò. Anchora è più dì li chiesi 2 o 'n 3 cariche di mandorle nuove: avendole a Vingnone per f. 8 chome scrive se ne farè utile. Qui ragonate varà in su lb. 8, 100, diròvi chome se ne farà se le mandano. Come detto v'ò per altra, Francesco di Basciano andrà a Vinegia in questi 10 dì e lascia a Guiccardo che rischontriano insieme e poi, quando sarà tornato, faremo i resti. Sopra questi conti sono pienamente avisato da Boninsengna quanto s'è a fare e ben ò a mente tutto e, cho la grazia di Dio, chredo arechereno tutto a buon fine. E fatti questi di Vingnone e vostri propi de' fustani, vengnono que' di Pisa e propio . Se mandati non fossono, a l'auta di questa sì li mandate a cciò che gli abiamo presti quanto a cciò sareno e che 'l ferro si batta mentre sarà chaldo. Se Cristofano sia partito, non so anchora se farà questo chamino, atendo porti deti chonti e che vengna informato di quanto farà bisongno e se facesse il chamino di mare li mandate e dite sopr'essi quanto vi pare. Se farà questo chamino àcci ispesso chonpangnia va verso Vingnone che nonn andrà solo e se bisongna soprastarà qui qualche dì. Con questi de la riva abian fato che d'arme si pagano d. 8 per lira e noi ne pagamo 6, e di mercie si pagano d. 4 e noi ne pagamo 3 e mè non s'è potuto fare per questa volta! Andai a questi dì a Chomo per fornire 60 chamosce: erano troppe chare più non iscrive Boninsengna ed egli è limitato ghuadangno. Se altro mi scriverà di nuovo seghurò: i' no vo' passare mandato e poi esernne ripreso che sarebe ragone. Non vi dicho altro per questa. Cristo vi ghuardi per Tomaso di ser Iohani vi si racomanda di Milano. Francesco di Marcho, in Prato. Propio. Risposto dì 15.