Al nome di Dio, amen. A dì 2 dicenbre 1394. A questi dì v'ò scritto quantè suto di bisongno e niuna vostra ò poi e di nuovo ci è pocho a dire al presente. Per altre v'ò detto quanto s'è seguito per insino a loro sopra chonti di qui e tutto è suto per faccende ànno auto quexti. Non se n'è potuto fare altro, chonviensi fare a le volte chome si piuò. Di poi è seguito che abiamo rischontrate tutte le mercie in dare e 'n avere dal primo dì insino a ora e ora atendiano dietro ad alchuno erore troviamo e achonci n'abiamo parechie per modo sta bene e ongnuno à suo dovere. E simile faremo de li altri se potremo e quelo restasse anchora vedremo di chiarillo sì che basterà. E domane, chol nome di Dio, chominceremo a' fuxtani a chomune tra voi e loro e d'achordo ne ssiamo già di parte e chosì faremo de resto cho la grazia di Dio e voi aviserò di tutto. Apresso questo conto si chominceremo il vostro propio de' fuxtani tra voi e loro e sì vi dirò chome li troveremo. Per insino a qui non trobiano erore che vengna a dire ghuari né voglia idio si truova. E poi, apresso questo, viene il chonto di Pisa ch'è quelo questi ànno pù in su lo stomacho ch'altro. Io per anchora non ò né charta né scritta di questo: atendola da voi che l'abiate mandata, se none fatelo. Al fatto de' f. 250 nonn è a dire altro per ora se none chome detto v'arà Boninsengna e ci bisongnerà quele lettere che dovete avere di mano di que' di Gienova che ss'apartenghono a cciò. Boninsengna dovea bene avere le chopie ma per anchora non le può trovare sicché vedete voi se l'avete a cciò che l'una o l'altra non ci manchi. E rispondete sopracciò che, cho la grazia di Dio, chredo s'achoncerà tutto e rimaremo amici e voi e Francescho sete in buono volere sì che dè venire fatto. La vostra lettera che avete mandato a Francescho dedi e tutta là letta e chome arà l'agio vi risponderà di sua mano. Dice chosì il detto che una volta vuole questi chonti s'achoncino e che s'achonci per modo più non ci s'abi a tornar su e che si cerchi per tutto a cciò che ongnuno abi suo dovere. E apresso questo vuole che ssi facci una fine che anuli tutto i chonti vecchi, e questo vuole si facci una volta. E pare a me questo sarà forza: l'una Francescho sie per eserr paghato, l'altra sie perch'è tutore del suo fratelo minore I' l'ò scritto a Boninsengna, atendo che risponda e simile fate voi, quanto avendo ongnuno suo dovere di questo pocho vi darei. In voi rimane ora tuto sì che direte vostra intenzione. E faccienno questa fine, chonverà sia in quatro partite coè la prima d'arme e mercie e l'altra de' fustani a chomune tra voi e loro, l'altra de' propi da voi a lui e l'altra quelo di Pisa. E dice niuno di questi conti si salderà se quelo di Pisa non à troppo grande dibatito: quando sopr'esso sareno vi dirò, rispondete voi a questa parte. A dì primo di quexto ebi lettera da Vingnone da Boninsengna dove mi dice asai sopr'a' fatti di Barzalona: che Dio presti grazia che tutto si metta in aseghuizione e che buono sia e di vostro contentamento. Dicimi v'à scritto che mi rimettiate qui che cci sieno a l'uscita di gienaio f. 500 d'oro o a diritura o per da Gienova o per da Vinegia. Chredo se non pegorano ghuari sia miglore rimettere da Vinegia che da 'ltra parte: a questo arete proveduto voi al piùe vostro vantagio e avisatone. E rimettendo detti danari vuole chonpri per voi propio balle 12 di fustani, coè balle 2 di fuxtani neri fini di guado e balle 10 di fustani bianchi pilosi di 2 chandelieri de' miglori ci si faccino e che li mandi a Vingnone a loro e se rimettete i danari chosì ne farò e al chonperare aren buono chonsiglio che non ne sareno gà di questi inghanati, se piacerà a Dio. Atendo da voi sopracciò e poi quanto mi chometterete seguirò e v'aviserò di tutto. Apresso vuole chonpri a detto tenpo per la chonpangnia di Vingnone e di Barzalona balle 8 di fustani di 2 chandelieri e 2 di guado e chosì ne farò e provederò che di tutto saranno ben serviti, che Dio ne choncieda ghuadangno chon salvamento de l'anima e del chorpo. Aveami detto sapessi da Francesco se volesse eserr a chonpangnia a queste 10 balle e che anchora ne togliessi 6 che sarebono 16. E al presente m'à risposto che non vuole fare niente però à fustani asai in Chatelongna e a Genova e prima se ne vuole ritrarre e in questo mezo aremo aconci nostri conti e poi si potrà fare liberamente l'uno cho l'altro. Poi no vuole esere a chonpangnia, fornirò pure le 10 pe nostri di Vingnone e di Barzalona e simile le vostre 12 se me 'l chometterete. De' soatti chi da Vingnone non s'è fatto niente perch'è stato fexta e anchora vi siamo dentro, pasate che sarano vedrò finille . E questa sera è venuto un chonducitore di merchatantie da Viglana e mena de' nostri di Vingnone saccha 32 di lana e balle 2 di stamingne e lunidì saranno qui: vedremo quando ci saranno finile chol più utile che ssi potrà e voi aviserò di tutto. Scrivimi Boninsengna che l'altra dove avete parte è lavata e 'nsachata: fo conto per tutto questo mese ci saranno, che Dio le mandi a salvamento. Avete auto pù dì è le 50 peli per foderi, atendo da voi chome vi sono piacute. I' ò due paia di guanti di chamosscio per mandarvi che li manderò a Pisa per qualche amicho vetturale che li darà a Manno. Fuxtani di 2 chandelieri ragonate de' buoni s. 58, de' 2 romiti non c'à de' bianchi costerano s. 60 in 62 il chavezo, d'altri s. 56 in 57. Neri di guado fini lb. 7, d'altri non sì fini lb. 6 s. 16. Altro per questa no vi dicho se non mi vi rachomando. Cristo vi ghuardi. Tomaxo vostro di Milano vi si racomanda, dì 3. Francescho di Marcho, in Firenze. Propio.