Al nome di Dio, amen. Dì 14 marzo 1394. L'utima vi scrissi a dì 7 co lettera di Zanobi per da Vinegia e disivi quanto fe' di bisongno e niuna vostra ò poi e ora non è dire. La chassa di lavoro di seta e le 2 balle di velli di cotone e 2 fardelli d'Anbruogio di Meo ò mandati a Vigliana più dì è e avisatone a Vingnone di quanto fa bisongno. Un pocho mi fa pensare Boninsengna per suo scrivere del chamino di là che teme non si guasti per gente c'è e per altri, di che Idio ghuardi. iIeri, per un coriere e per altre lettere prima, l'ò avisato de la roba mandata sì che s'è di bisongno vi provegino di là che 'l posso fare mè di me, che Dio di tuto presti salvamento. Simile ò scritto a Michele proveghi bene al mandare e avisi i vetturali non passino il Busscio se non sanno del chamino. E se bisongna la roba vi resti, il facino e vadine a Vingnone che proveghino poi a fale andare. Né altro per questa vi dicho. 1 a Francesco, date. Cristo vi guardi. Tomaxo in Milano. Francescho di Marcho e Stoldo di Lorenzo, in Firenze.