Al nome di Dio, amen. Dì 20 di marzo 1394. A dì 14 di questo per da Vinegia co lettera di Zanobi vi scrissi l'utima e dissivi quanto fe' di bisongno e niuna vostra ò poi che nn'ò maraviglia e ora è pocho a dire. Sarà in questa il conto de le spese fatte a la chassa di lavoro di seta e tanto n'ò posto a chonto di Vingnone de' nostri. E ora potete vedere la spesa ànno roba sottile: fate che roba sottili viene a paghare di passagi f. 2 1/2 e roba grossa 5/8 o circha per balla. E sì cci sarà 1 a 'Nbruogio di Meo di spese de le sue, datela. Questa sera è gunto a la porta che viene da Vingnone 8 balle di montoni conci e lunidì li dispaccerò. E se chon utile si potessono finire qui il farò se nno li manderò a Bolongna e aviserònne. La roba di qui si manda a Bolongna per lo Po insino a Ferrara e poi da Ferrara a Bolongna. A tuto aremo prima buono providimento che per salvo modo vada e cho la minore spesa che potremo e poi vi farò conto di tutto. Apresso scrivono da Vingnone atendono verdetto da Monpilieri che 'l mandino qui per mandare a Vinegia e se 'l manderanno seguirò quanto chomesso mi sarà. Le vostre lane scrivono vi mandano per lengno di Steve Michele, sia chol nome di Dio e di salvamento. Lane di San Matteo ci sono vendute lb. 16 a danari, 100. 6 saccha nera de' nostri di Gienova non è finita per anchora: truovasene lb. 15, fate conto 15 1/2 se n'arebe. E ora ò auto lettera da Gienova, d'Andrea, e dicie per meno di lb. 18 non si dia: potràcci stare un pezo che se n'abi il pregio se di nuovo non fa. Per alchuno venuto da Vingnone per lo diritto chamino conta va sichuro e simile scrive Michele da Vigliana e ch'à mandato la roba per detto chamino, Idio ne presti salvamento. Quando niente ne sentirò saprete. Tomaso di ser Giovani in Milano Francescho di Marcho e Stoldo di Lorenzo, in Firenze.