Al nome di Dio, amen. Dì 20 di marzo 1394. A dì 14 per da Vinegia vi scrissi l'utima e 'n essa vi dissi quanto alora fe' di bisongno e niuna vostra n'ò poi che n'ò maraviglia e ora dirò brieve. Per altre v'ò avisato de' fustani chonprato per voi e mandati a Vingnone, che Dio di tutto presti salavamento e guadangnio. In questa sarà il conto in due partite di quelo ò mandato insino a questo dì, achoncatelo a conto chome si dè. I' ò in punto due balle di fustani di 2 candelieri finissime roba che 'n questi 2 dì la metterò a chamino. E simile rispondete se 'l potrò avere roba buona facci per noi e da profitto e aviseròvene. Scrivimi Boninsengna che si sono venduti a Vingnone f. 30 correnti la dozina che sarebe picholo guadangno però venghono in Vingnione circha 29, ma 'l pregio si son dati per istramazi fatti per gente ànno bisongno di danari ma spera varanno perché ne viene il tenpo e simile a Barzalona. Da loro sarete avisati di tutto. Detto v'ò in altre quanto s'è seguito chon Francesco di Basciano e stato è forza per più chagoni che 'ntendere arete potuto. E ben ò maraviglia vostra risposta no viene a cciò si possa provedere a quanto farà di bisongno per due o per 3 mesi e basta. E iieri e ogi ò aute due lettere da Boninsengna risposta di quele portò Guiccardo e dicie di qui non parta per niente. Arà di poi auto l'altre e visto quanto v'ò detto e atendo d'esse risposta e quanto mi sarà comesso per voi e per lui seguirò e da questo non mi moverò mai se Dio mi presta vita sì che a voi sta il comandare chi' sono per ubidire. Insino a questo dì s'è vendute de le lane a chomune saccha 28 tra nera e biancha a lb. 14 con tara e 13 1/2: è il mè s'è potuto e a danari. Pensiamo a finire e resto e poi ve ne farò conto e diròvi quelo ve ne tocha a punto. Diceami Boninsengna che di questo ritratto per di qui a tutto aprile si mettesse in punto 8 balle di fustani per loro e per voi. Ora, di poi auto le lettere, li ò scritto e per esso sì ò preso partito sì che per la prima e 'n questi dì arò risposta da lui interamente e poi segurò quelo chrederemo mè ssia. E se ssi potesse fare liberamente che non si temesse grattaticio, non bisongnerebe tante chose: chonviensi fare chosì ora per venirne a bene e forza è s'altro ne vegio. Con Francesco mi ritengho chome si dè e ben andrò a' versi. Né altro vi dicho per questa. Cristo vi ghuardi per Tomaxo vostro vi si racomanda, dì 21. Francescho di Marcho, in Firenze. Propio.