Al nome di Dio, amen. A dì 8 di magio 1395. È più dì non v'ò scritto per non eser di bixongno e da voi non ò lettera e di nuovo nonn è a dire. Per altra v'avevo detto chome chredevo partire e poi m'è gunto faccende sì che anchora starò un pocho e venendo a partire ve 'l dirò. Qui stanno fustani al modo usato e niuna mutazione ànno fato poi. Pilosi bianchi di 2 chandelieri buoni s. 57 in 58 e di 3 chandelieri s. 59, di 2 romiti pilosi s. 60, d'altri sengni secondo sono s. 56 in 60. Rasi di qui fini lb. 6, bandere lb. 5 s. 12 in s. 14 peza grosa. Fustani neri di guado fini lb. 6 s. 18 in lb. 7 pesa lunga a danari tutto. Lane di San Matteo ci si vende pocha a questi dì ragonate lb. ** d'Arli per lo simile lb. 13 cento a danari o un mese tenpo esendo buone e lavate a dovere. E queste ci si mettono sono lavate ad aqua freda perché tornano meglo ma vuolsi lavare bene, dite pregi di costà. Non vi dicho altro per ora. Se niente vedete abi a fare, ditelo. Chanbi per costà 2 3/4, Vinega 3 3/4 in 4, Gienova 4 1/4 per cento pegio, Parigi 1 mè questi, Bruga s. 31 1/2. Cristo vi ghuardi per Tomaxo di ser Govani in Milano. Manno, in servigio, se Nanni che solea stare chon Tieri di Domenicho fosse chostì, che mi pare sia venuto chon una nave dov'à parte secondo che scrive, dili chome son qui e, perché dice di partire per ire a Gienova, no li scrivo così troveràla là. Francescho di Marcho e Manno d'Albizo, in Pixa.