Al nome di Dio, amen. Fata a dì 14 di luglio 1395. Amico charissimo, molto tempo da che io non vy scrissi né simelle da voy non òe auto lettera niuna sì che per questa io vy scriverò in poche parolle. E perdonatemy se io vy scrivo un poco di mia intenzione che bene my sa malle che io vy scrivo questo: ne sono malle chontento e simelle my penso ne sarete voy. Da Tomaxo di ser Giovany che demora chon voy a Vignone sarete avixato chome si partì di chaxa mia: my penso no ve arà scrito il vero sì che io vy scriverò il fato chome sta, che per certo me ne sa malle per vostro amore, che vorey tratare le vostre cosse chome mie proprie che my penso che chossì fareste delle mie. Siamo istati a volere chontare chon deto Tomaxo che per niuno modo non si abiamo posuto intendere secho che sempre è andato chon chavilatione e, se non fosse istato per sua chagione e simelle per li chonti da Pixa, saremo istati d'acordo chon voy e per certo una volta s'aconzarano se da voy no rimarà. Piacavy che my scrivati quello ne vollete seguire di deti chonti che my sa malle che stiamo a questo modo quanto io meterei buona chossa che fossano affinati. Il deto Tomaxo si partì di chaxa per ly strani modo che teneva mecho e, quando io me ne achorsi, io n'ebe chonseglio. Di che ne fu' chonsigliato che per niuno modo no 'l dovesse tenire in chaxa e a scrivere tuto quello à seguito deto Tomasso serebe uno grande iscrivere. Ma per un'altra vy dirò uno pocho più inanzi che per certo il deto Tomaxo non fa per voy però che vuolle dischaciare i vostri amici. Non so chome sy sia a chonpagnia d'uno Pessano che per nome si chiama Giovani il qualle è una chativa perssona e non è di quelli voreste voy. E perdonatemy, chome vi dicho di sopra, se io vy scrivo più avanti che non voreste. Guiciardo nostro se ne viene insino a Pixa per alchuny mey fatti ed òly ordinato che a ogni modo vy venga a trovare e a bocha vy dirà di fati di deto Tomaxo: à deto, il deto, cosse assay che meglio serebe che avesse tacuto! Serete avixato dal deto Guiciardo di tuto. Altro per questa non c'à dire per freta che voglio che costuy si parta. Idio vy guardi. Francesco di Pessina di Mellano. Domino Francescho di Marcho da Prato, dove si sia sia data.