Al nome di Dio, amen. Dì 16 di luglio 1395. A questi dì v'ò scritto quant'è suto di bisongno e ieri per coriere n'ebi una vostra de dì 9 e, visto quanto dite, rispondo. Savi male de la lana non finita e altro non se ne può e al presente non ci se ne vende pelo di niuna ragone però questi monchaschi sono a Vinegia chon pani. Conviensi atendere tornino: vedremo dale fine chome prima si potrà. A dì 10 di questo mandai a Vinegia per lo Po a Zanobi di Tadeo la balla del zaferano con altra roba mandai e a Zanobi ò scritto quanto di bisongno, chonduchilo Idio salvo! Quando altro ne sentirò saprete. Qui non si trovava da finire e s. 44 ne profersono e per lo mè l'ò mandato, però a l'entrare qui à spesa asa'. E a mandare di qui a Vinega sia prima di peso 8 per cento, che cento libbre di qui fanno 108 là, e po' v'è il chanbio da 3 in 6 per cento che avanzare piure questo è buono. A' vostri di Barzalona mandiamo un'altra volta il conto de' fustani utimi per una sarà in questa chome che per Vingnone le mandai altra volta. I' ò da Boninsengna vi dè rimettere f. 300. Credo a l'auta di questa l'arà fatto e se fatto è rimettete qui f. 150 per lo primo chol più utile si piuò e perché ò bisongno di danari vi trarrò ogi o lunidì f. 150. Se de' nostri avete al tenpo li pagate, se nno li pagate e traete da Vingnone da' nostri e avisatene. Per anchora non posso dire conto de la vernice perché l'amicho l'à anchora tutta e non si piuò fare tara de le saccha. Pesarono lib. 842 co le saccha: fo conto che circa lb. 91 verà netto di tara, po' c'è le spese di costà qui circa lb. 21 1/2. Vedete se 'l mandare fa per voi, ne potete mandare 2 balle e non più. Dite chome vi fanno lane: qui a' pregi usati e pocha ci se ne vendono. Saràcci 1 a Vingnone, prieghovi vada il più presto si può. E una a Barzalona, mandate. Chanbi per costà 3, Vinega 3 3/4 in 4 per cento pegio. Cristo vi ghuardi. Tomaxo di ser Giovani in Milano, dì 17. Tenuta insino dì 24 e 'l fante le portava è tornato a dietro e le lettere da Vingnone ò mandate a dritto sì che chon queste non saranno. E di poi ò una vostra a dì 21 de dì 15, rispondo. Vegio chome Boninsengna v'à rimesso f. 300 e però, a l'auta di questa e sanza mancho, rimettimi f. 150 e apresso 5 dì or così rimettete gl'altri, se tratti no ve gl'ò in quel mezo, e questo per niente manchi però n'ò gran bisongno qui. E da qui inanzi se di nuovo no vi dicho tutti i danari vi rimettono rimettete qui a me e non abi mancho però n'ò gran bisongno al presente. Or fate sanza altro dire e non indugate. Non c'à modo possa fare la tara de la vernice: l'amicho l'à anchora tutta. La lana niente ò fatto poi e pelo non ci se ne vende al presente. E 'l zafferano atendo sia gunto a Vinegia, quando altro sentirò vi dirò. Canbi e altre chose a l'usato. Di poi ò aute vostre lettere questo dì 24 e chon esse 1 a Petruolo Serrigone ò dato: rimettete i danari suoi chome vi dice Boninsengna. E di poi v'ò tratto in Guido di Domenicho f. 150 per 154 1/2 da' Boromei: pagate e ponete a conto di Vingnone e li altri rimettete e non resti. Francescho di Marcho e Andrea di Bonanno, in Gienova.