Al nome di Dio, amen. A dì 20 di settenbre 1395. A questi dì v'ò scritto quant'è suto di bisongno, aute l'arete, e niuna vostra ò poi e ora non è a dire. Le vostre merce ò fatte legare 2 balle, atendo alquna chosa e farò la terza e diròvi ch'è poi. E quando arò di danari li trarò o Genova o Vinega cove mè sarà e aviseròvene. Per anchora non si manda roba a Viglana né fa venire per niuno. E qui è il Prenze e chredisi la chosa s'achoncerà, e sì piacca a Dio, e se pure indurasse qualche modo ci chonverà trovare al mandare. Queste che ò in punto vostre e nostre non meterò a chamino che prima vedrò chom'è e apresso che Michele di Nono lo scriverà, saprete che segurà. Lane di San Matteo e d'Arli si stanno a' pregi usati e simile fustani, se di nuovo faranno vi dirò. Saràcci una a Domenicho e una a Govanni di Tuccio Mannetti, date. Chambi per Vinega 3, Gienova 4, Pixa 2 per cento pergio, Parigi pari, Bruga s. 31 1/2. Né altro vi dicho per questa. Cristo vi ghuardi per Tomaxo di ser Govanni in Milano. Francescho di Marcho e Stoldo di Lorenzo, in Firenze.