Al nome di Dio, amen. A dì 26 di settenbre 1395. A questi dì v'ò scritto quant'è suto di bisongno e niuna vostra ò di poi e ora nonn è a dire. Detto v'ò in altra sopra vostri scheruoli quanto si può fare. L'amicho ne proffera f. 42 del migliaio e 20 più, penso ch'a f. 43 verrà a danari contanti o 15 dì tenpo. Se la vendita è per voi, dite se nno li manderò a loro viagio chome prima vedrò vadino siquri. E sì v'ò detto in altra chome per niuno si manda a Viglana insino a qui. E poi ieri venne un fante da Viglana che manda Michele di Nono a' merchanti di qui che s'àno roba la posono mandare che salva sarà per la Savoia chome mai. Àcci assai merchanti ch'ànno da mandare e noi fareno sechondo gl'altri e anchora de' primi non saremo a fare la via, saprete chome seghuirà. Per tale, s'altra risposta non ò da voi e altri abi mandato e mandi, la metterò a chamino chol nome di Dio e insieme chon altra nostra roba e voi aviserò. Dicimi Domenico di Chanbio à lettera da Vingnone, coè altri, che s'è levato una marcha nel Dalfino chontr'a chi va o manda in Provenza. E di questo non so niente e lettere ò tutto dì da Vingnone da' nostri e niente ne chontano: se nulla ne sentirò provederò al mandare che gran briga è andare ogidì per tera e per mare! Idio adrizi il tenporale che bisogno fa. Anchora sono qui i vetturali per chui vi mando 4 paia di speroni di fero, coè per Cristofano da Gogholi. Chome gl'avete li mandate a Firenze a Francesco di Marcho, rispondete. Lo spaccio de rexto di fustani vi richordo finir quando si piuò per lo modo detto in altre, rispondete. Tenuta insino a dì primo d'ottobre per non trovare per chui mandare e poi ò vostra lettera questa mattina per Marchaccio vetturale e visto quanto dite rispondo brieve perché sopra vi dicho a bastanza. De li scheruoli non s'è fatto niente, anche voglono la tara di 10 per cento. Vedrò se venissono a piè di f. 42 e 2 per cento: farònne il mè potrò e voi aviserò che seguirà. E se vendo e abi danari ve li rimetterò chostà a diritto se troverò a darli a persona siqura e se venisi a fare tenpo vedrò chome. In questi dì chomincerò a mandare roba a Viglana se 'l chamino non pegora che per alchuno s'è chomincato gà è 3 dì a mandare. Lettere di qui a Vinega fate chonto che ongni domenicha mattina ci va per reghola 1 fante e di qui a Bruga, chome le scharselle da Lucha là passano per qui e chosì per Parigi, e alchuna volta rado ci va fante di qui e chosì alchuno amicho. Se vostre lettere mandate le daremo richapito chome mè e prima si potrà. Lane di San Matteo lb. 15 in s. 10 cento; àcci di questa di Borgongna si dà per buon merchato e però fa loro male al presente. Lane di Maiolicha ragonate lb. 17 cento, Minoricha lb. 18 in s. 10 cento esendo buone lane e lavate a dovere. Dicisi v'è gunto costà a porto una nave vene di Chatelongna cho lane: dite chome fanno e a che pregio se n'avesse a danari e che a tenpo. Verdetto non è poi venuto: a l'auta di questa scrivete una lettera qui a Francesco da Pescina me 'l dia quando viene risposta e i' ne seguirò quanto m'è detto per voi in altra. Per altra vi dirò, avendo a mandare zafferani a Trento, a chi e se sarà amicho. E fustani finite per lo mè si può e che non istentino chostì e dite che fate. Né altro vi dicho per ora. Cristo vi ghuardi per Tomaso di ser Giovani in Milano. Francescho di Marcho e Manno d'Albizo, in Pixa.