Al nome di Dio, amen. A dì 23 d'ottobre 1395. A dì 10 per da Vinegia vi scrissi l'utima e chon esse più d'amici, arete aute e fatto dovere. Di poi a dì 18 n'ebi una vostra de dì 2 e pocha risposta achade. La lettera va a frate Cristofano ebi e anchora no l'ò data perché nonn è qui: atendicisi di dì in dì e venuto la darò e se arò risposta ve la manderò. Per anchora non ò trovato l'amicho fe' la carta del pezaio: ècci pochi il chonoschino. Per cerchare non rexterà e trovandolo farò d'avela e manderòvela e diròvi il chosto. Questo dì ò mandato a Pixa per Parasachino dal Borgo vetturale balle 3 di merce segnate di vostro sengno e così B .+. Idio salvo le chonducha. Montano spaccate di qui lb. 242 s. 18 d. 6 e 'l conto d'esse vi chredo mandare in questa: aconcatelo a dovere e rispondete e a' vostri di Pisa dite quanto a seguire n'ànno. Per anchora si manda mal siquro di qui a Viglana e non se ne fida bene perch'è per chamino chi domanda per rapresaglie. E a questi dì vi mandavano, questi da Strada e da Ruginelo e altri, 3 cara di roba ed è suta loro tolta per uno che domanda a questi e chredisi inanzi la riabino chosterà loro. Noi a niente vi siamo, grazia a Dio. I' ò bene roba da mandare ma prima vore' pure vedere un pocho chome la chosa va che a mandare tra queste rapresagle, chome che sopra noi non sono, e vi mettono il suo in quistione. Àcci d'altri merchanti sai e quando manderanno e noi e pocho per volta, che nostro Singnore ne presti salvamento. Se di nuovo aparà altro vi dirò. Fustani ci si stanno a l'usato: bianchi di 2 candelieri s'arebono per bisongno di danari a stramazi per s. 51 in 52 buona roba. Secondo sento d'alchuno, pare ora di nuovo sia comandato a' merchanti che niuno debi mandare roba a Viglana per niuno modo che dire si vogla, non si sa altro, piacca a Dio mettere acordo per tutto. Abiamo roba da mandare: terella qui tanto che vedreno altro e se di nuovo aparrà vi dirò. Né altro vi dicho per questa. Chanbi per Vinegia 3 1/4 in 1/2, Gienova 5, Pisa 2 1/2 per cento pegio, Parigi 1 1/2 meglio, Brugia s. 31 d. 4 in 5 franco. Cristo vi ghuardi. Tomaxo di ser Giovani in Milano, dì 24. Francescho di Marcho e Stoldo di Lorenzo, in Firenze.