Al nome di Dio, amen. Dì 24 d'ottobre 1395. A questi dì v'ò scritto quant'è suto di bisongno e vostre lettere non ò poi e di nuovo nonn è a dire. Arete auti le 4 paia di speroni vi mandai più dì è per da Pixa, che le 2 paya sono per Guido di meser Tomaso e l'altre due per voi. Dite gl'altri volete di quela fazione o magore e faròli fare chome che secondo i maextri non c'è ferro sia netto per tal ovra che ora non sarebono a fare. Areteli chome prima si potrà. In questi dì andai a Cremona e fornito quanto m'à detto Boninsengna e ben è buona roba e buon danaro: sono 4 balle di bochacini e 1 di peze e qui sono venute le 4. Manderòle a Vingnone quando prima si potrà e che vegiamo da mandare sighuro. E sì chonprai 56 chapeli di paglia belissimi di più pregi e tutto per nostri. Dissivi per altra chome questi da Strada e questi da Ruginelo e altri merchanti mandavano a Viglana 3 chara di roba ed è suto arestato loro per uno domanda f. 800 e per quelo sento sarà faticha e riavela. E se niuna chosa goverà loro sarà che sono cittadini di Monpilieri ma per insino a qui ne sono chome il primo dì. Noi a niente vi siamo, grazia a Dio e loro e nostri amici guardi da simili chaxi. I' ò da mandare roba a Vingnone a' nostri: sosteròla tanto che altro vi direno e d'altri c'è per lo simili ànno da mandare, vedremo chome andrà la chosa. E ora di nuovo pare sia chomandato che niuno mandi roba a Viglana il perché non sapiano, piaccia a Dio provedere a quelo deba eserr il meglio. Se di nuovo aparà altro vi dirò. Se Domenico manderà veli o altro ne seghuirò chome dirà e come farò di quela mandò a Vingnone a' nostri. Farò sanz'altro dire per ora perché ò a scrivere a Vingnone e Gienova. Cristo vi ghuardi per Tomaso vostro vi si rachomanda. Francescho di Marcho, in Firenze. Propio.