Al nome di Dio, amen. A dì 9 di novenbre 1395. A dì 30 de l'altro per Ganino d'Asti coriere vi scrissi l'utima e chon esse a Firenze e d'amici, arete aute. Poi dì 5 ebi una vostra poliza in una de' nostri di Firenze e risposta non achade. Detto v'ò e mandato conto de' vostri scheruoli venduti, arete autolo e aconcio a ragone. E pe deti rimissi in voi medesimo f. 149 d'oro per f. 152 s. 13 inperiali a me medeximo. Al tenpo ne fate la scritta bisongna e traete da Firenze da Francesco e Stoldo come detto vi s'è. Sono avisati de' fustani finiti, sia con Dio. Atendone conto: mandate se fatto non è e rimettete i danari. La peza del bordo v'ò detto finiate per lo mè si piuò. Fustani di 2 chandelieri v'ò detto come se n'arebe e che pregio a danari. Volendo a tenpo chosterano da 15 per cento più: se quelo modo deto ne volete, dite, e i' provederò a ben servire. Fustani di guado lb. 7 i fini, altri lb. 6 s. 16 peza. Lane di stanno a l'usato e àccene poche, se di nuovo faranno vi dirò. Stoldo mi pare sia per venire chostì, sia con Dio. Se in lane vedete grassia ne potrete mandare ma, stando a' pregi dite costì, non ci si piuò mettere che presso lb. 17 no vengna. Esendo ben lavata la domandano per lb. 16 cento a danari. Per anchora nonn è venuto il verdetto: ò bene da' nostri il manderanno e penso farà il chamino de Reame. Quando l'arò ne seghuirò quanto dite. Anchora non si manda di qui a Viglana per niuno di qui che bene ci viene male a punto. Speriamo pure si dovrà vedere tosto che nne dè 'serr. E, non potendo mandare per di qui, ci chonverà mandare chostì a voi e poi le manderete per mare siqurate come vi sarà detto. E per tale avisate di continovo, se v'è pasagi o vi s'atende e chi, perché posiamo mandare a tenpo e quelo chosta siqurtà per Marsile o per Bocholi o insino in Arli. Dite pregi di lane e simile di Badie e Contisghualdi e non manchi per la prima. Saràcci lettera a Firenze, mandate. Né altro vi dicho. Cristo vi ghuardi. Per chostì 2 1/4, Vinega 2 1/2, Gienova 4 pegio, Parigi 1 1/2 meglo, Brugia s. 31 d. 2. Tommaso di ser Giovani in Milano, dì 12. Francesco di Marcho e Manno d'Albizo, in Pixa.