Al nome di Dio, amen. A dì 12 di novenbre 1395. A questi dì v'ò scritto quant'è suto di bisongno e poi a dì 2 n'ebi una vostra per da Pisa de dì 13 de l'altro e, visto quanto dite, rispondo. Piacimi abiati auti li speroni v'ò mandati e che darete i suoi a Guido. Gli altri vi manderò quando saranno fatti e diròvelo. Quando andrò a Chomo torrò la chamosscia per voi e manderòla ma, insino non si piuò mandare, non v'andrò. A Chremona andai come vi dissi e seghuii quanto ebi da Boninsengna e bene e, cho la grazia di Dio, se giunghono a salvamento se ne farà buon prò, da' nostri ne sarete avisati. Come per lettera di conpangnia arete visto, per niuno si manda anchora di qui a Viglana per lo comandamento fatto per lo Singnore e penso bene, se non fosse per non disubidire, c'è chi manderebe ma stasi per lo meglo e a noi chonviene fare chome fanno gl'altri. E quando manderano elino e noi, che Dio presti grazia questa chosa s'achonci e che mandare di posa che bene viene male a punto a noi e ad altri. Ragonavasi di fare il chamino di Pineruolo sanza tochare di quelo di Savoia e poi da Pineruolo a Brianzone per Pragelato e per lo Cholo de la Cestiera e per anchora non va a 'seguizione perché viluppi asai à per tutto. S'altri manderà per detto chamino e noi e pocho per volta, e poi se potremo non saremo de' primi, saprete che seghuirà. E da Boninsengna ò di scrivere a Michele di Nono che niuna roba mandi da Viglana in là per lo chamino corto ma tutto per lo Reame, coè a pasare a Tornon va salva e à più di spesa e altro non se ne può, al presente chonviensi fare chome si può! Per anchora non ànno riauto la roba questi a chu' fu arestata a questi dì, né aranno che loro non chosti: Idio ne li tragha e sanza danno s'eser può e noi ghuardi da ta chaxi. Vegio sete al Palcho e quanto sete per fare e che tosto arete dato fine, sia chon Dio. Quanto per me vore' avessi quele chose fossono di vostro contentamento e salute de l'anima. La chagone perché non potete scrivere vegio: samene male, non se ne piuò altro, penso che cho la grazia di Dio ne sarete ghuarito. Per me penso a fare il mè so e quelo m'è chomesso e che, se piacerà a Dio, vo' n'arete prò e onore. Idio ne presti la grazia. Né altro vi dicho per questa se non mi vi racomando. Cristo vi ghuardi. Tomaxo vostro in Milano. Francescho di Marcho, in Firenze. Propio.