Al nome di Dio, amen. Dì 25 di gienaio 1395. A questi dì per da Pisa cho lettera de' nostri v'ò scritto quant'è suto di bisongno e niuna vostra ò poi e ora nonn è a dire. Le lane ebi da Pisa e di lavato e bontà stanno asa' bene e per anchora niente se n'è fatto: tanto spendono ne le mal lavata quanto ne l'altre che son mè queste s. 25 e non posono soferire a spenderne 8 pù. Vaglonci ora San Mattei ben lavati lb. 16 in s. 5, d'altre s. 15 s. 15 cento e poche ci se ne vende perché Monca non lavora che vengna a dire. Da Barzalona ò ànno ricevuto le mercie e che stanno bene e sono buone ma èvi chi ne fa gran derata. A noi non chostano più che ad altri, spero ne farete bene. Sonvi montati fustani di 2 candelieri a s. 36 che, avendoli qui per s. 53 in 54 e mandandoli là per Pisa, v'è prò 15 per cento o circha. Vedete s'avessi l'animo a parechi balle che penso ne farete bene perché nne viene ora il tenpo loro e dovranno più valere perché da Vingnone non ve ne piuò andare e poi ve n'à pocho e poi di qui a Vingnone non credo ne vada a questi dì per giente in Piemonte. Rispondete e avendovi l'animo dite per la prima e rimettete danari e dite onde si traghono. Credo Boninsengna ne vorà per questo anno ma per anchora niente n'ò da lui ch'è 24 dì non ò le lettere di là. Zafferani di Monferino s. 75 libbra, orta s. 52 e non ce n'à, avendone se ne venderebe. Altre chose a l'usato. Né altro per questa vi dicho. Cristo vi ghuardi per Tomaso di ser Giovani in Milano. Francescho di Marcho e Stoldo di Lorenzo, in Firenze.