Al nome di Dio, amen. Dì 15 d'aprile 1396. A questi dì v'ò scritto quant'è suto di bisongno, aute l'arete e niuna vostra ò poi e ora dirò brieve. Sopra questi fatti de' conti e del venire Guiccardo, questo v'ò detto asai inanzi. Poi non è seguito altro di nuovo e però farò senz'altro dirnne per questa. Dissivi chome Boninsengna m'à chiesto per voi 10 balle di fustani, coè 8 di bianchi di 2 chandelieri e balle 2 di neri di giuado che n'ò già fornite balle 2. Atendone a questi dì dal Prato a che 2 altre e la resta si solecita bianchire il più si può e su saranno di presente, chosteranno da s. 53 1/2 in 54. Farò d'avere il migliore merchato che potrò e buona roba apresso e voi di tuto aviserò. Queste 10 balle che per voi propio ci fornischono si voranno mandare a Barzalona per da Pixa chome pasagio vi sarà, che Dio il mandi e tosto! Aremole ben mandate di qui a Vingnone, per Vigliana o per Pineruolo, ma no vegiamo le chose sien per achoncarsi che a questi dì si mandi siquro, Idio provegha. E se chaso viene che per Vigliana si mandasse anzi sentisimo pasagio fosse a Pixa, le manderemo per là. Ora i' vi dirò di chontinovo chome seguirò. Alquanta roba sottile avea d'amici e della conpangnia, e simile le 2 balle di veli di cotone vostre e di Domenicho, ò mandato questo dì a Ginevra, per le montangne di Brigha per una guida, e di là saranno mandate a Vingnone chome ordinato. Farò sanz'altro dire per questa. Credo eserre spaccato di qui al tenpo detto di 1/2 magio e verò a vedervi, se piacerà a Dio. Cristo vi guardi senpre per Tomaso vostro vi si racomanda. Francescho di Marcho, in Firenze. Propio.