Al nome di Dio, amen. Dì 20 di magio 1396. A questi dì v'ò scritto quant'è suto di bisongno e dì 18 n'ebi una vostra de dì 13 e con esse quanto mandate, rispondo brieve. Per dette ci rimetteste in Ganino Micheli f. 307 1/2. Ànnoli promessi: al tenpo farò d'avere e porò a conto de' nostri di Vingnone. Di questi s'avea a dare parte ad altri dovavate rimettere a punto quelo rimisono a voi, non è fatto, aransi anbrattati i libri! Rimetterà Boninsengna altri danari: qui rimettete di presente e penando troppo, trarò da voi però se posso, per questo o per insino dì 8 de l'altro, voglio eserr spacciato di qui per 'serr a Firenze, diròvi come seguirò. La roba mandata per Brigha fu a dì 3 a Ginevra ch'ora debe eserr a suo viagio e sì piaccia a Dio. Quelle mandate a Vigliana è a Vercelli anchora: in questi dì la leverò di là e manderò per Brigha poich'altro non si può. Che fa Steve Michele abian visto, Idio il chonducha. Questa roba abiamo mandato a Pixa per Vingnone e per Barzalona vi sarà tosto a tenpo. Delle navi si partono di costì per Chatelongna non è altro a dire, niente per costì mandiamo ora. Ebi ieri lettera da Vinegia e con essa 1 a voi sarà con questa, e 1 a Barzalona, mandate. Fustani, lane e altre cose a l'usato e poco si fa. Chanbi 2 in 1/2, Vinegia 3 3/4 pegio. Né altro vi dicho per questa. Cristo vi ghuardi per Tomaso di ser Giovani in Milano. Francescho di Marcho e Andrea di Bonanno, in Gienova.