Al nome di Dio, amen. Dì 4 di settenbre 1396. A questi dì v'abiano scritto quant'è suto di bisongno e di poi a dì primo n'avemmo due vostre de dì 9 e 16 de l'altro per da Vinegia e, visto quanto dite, per questa rispondo breve. De' chotoni finiti sete avisati e apresso conto d'essi arete auto e aconcio a dovere. Come vi si dise, montò netto e ritratto lb. 578 s. 8 e d. 8: è vero che di questi se n'è a sbattere per pigone do [sic] magazino in che il mettemo che no 'l chontamo s. 36 che resta lb. 576 s. 12 d. 8. E di questi comincerò a rimettere di questa settimana f. 150 o per Vinega o in voi o chome atoglerà e aviseròvene e chosì farò de resto. E no vi dolgha 15 dì che viene a punto a noi il sostenere però non è 8 dì abiamo chomincato a 'vere i fustani. E poi per fare bene a chotoni arogemo da lb. 400 de' nostri: i' farò sì rimarete per contenti di questo. Avisato sono delle saccha 8 vengono da Vinegia di nuovo e quanto sopr'esse dite per finille: farònne mia possa o per l'un modo o per l'altro. È vero ch'avendo bisongno di fustani più che non montase i cotoni e arogere la 1/2 danari si venderè di meglio. Per me ne farò quelo debo e voi di tutto aviserò. La seta atendo e bene vorei ci fosse ora però che in questi 4 dì manderò roba a Vingnone per Ginevra: se cci sarà a tenpo la manderò e voi aviserò, e mandando sarà i nostre balle e bene. Delle scharlatte non s'è fatto altro. Per solicitare no resta e, pure si possa che conpratore vengna, vedrò riuscirnne col più utile si potrà. Ganino è anchora qui e pocho fa: per insino a qui forse 6 balle di merce à fornite per la bottega da 4 mesi. Asai più balle voranno eserre e, inanzi sia un chapo presto, tanto starà più non si pensa e s'altro no vego è chosa da pocho durare. Or tutavia facendo elmo bene sarà lor prò ma Tieri dice ànno tutti il chapo forato. De' conti mi pare Francescho di Basciano vuole si faccino e noi presti: com'arà spaccato Ganino vedren se niente ne voran fare. Atendo Manno sia tornato a Pixa e di là risponda a quanto detto ò loro. Né altro per questa vi dicho. Cristo vi guardi. Chanbi per Vinegia 3 3/4, Gienova pari pegio. Cristo vi guardi per Tommaso di ser Giovani, salute. Dì 6. 1 a Francescho, date e 2 d'amici fate buono servigio. Tenuta insino a dì 11 di settenbre per non eserci per qui mandare. Di poi dì 8 n'ebi una vostra de 22 de l'altro per Vinegia che brieve rispondo. Rimettemo a questi dì a Vinegia lb. 15 di grossi e altre f. 150 rimettemo in voi per nostri di Pisa: e resto vi rimetteremo quando sarà tenpo e diròvelo. Vo' dite no volete mettere la provigione de' fustani venduti e perché. S'e nostri non avesono auto bisongno, si convia vendere ad altri che non se ne sarè auto a s. 1 1/2 de la peza, che da conprare a vendere apaire qualche disferenzia o ch'e fustani sarebono suti per voi e come v' ò detto e cotoni si sono benisimo venduti a quelo ci si fa per altri. Apresso no vi conto pigone d'un fondacho in che stetono che costa s. 36 sì che lasciate pure stare il conto com'è e aconciatelo come s'è detto se fatto non è che non vi si fa torto niuno. È gunto la guida di Vinegia e la seta e cotoni saràvi in questi 6 dì. Temo la seta non istia troppo che non la possa mandare, ora in questi 2 dì i nostre balle, come ch'ebono inposto a la guida facia come vuole che qui sia presto, saprete cone seguirà. De' cotoni vedrò far fine come detto è. De' fustani erano a Pisa e mandati e preso siqurtà ci piace, Idio li conducha. Adì 13. Francescho di Marcho e Stoldo di Lorenzo, in Firenze.