Al nome di Dio, amen. A dì 25 d'ottobre 1396. E più dì non v'abiamo scritto per non eserr di bisongno e vostre lettere non abiamo e ora non è a dire. Da Vingnone abiamo chome avete ricevute e fustani vi mandano i nostri di Pixa e finiti parte e 'l pregio, fassene poche prò ma pur è mè che starsi. I' ò in punto di mandarvi costì 5 balle di fustani binci [sic] de l'anchudineta fine roba e 1 di guado e altretanti per Barzalona. Atendo solo ci vengha muli per Pixa che di presente la mandarò a' nostri ve la mandino e voi quando l'arete ne farete quanto da' nostri di Vingnone arete. Qui stano fustani bianchi di candelieri fini s. 55 pezza, d'altri s. 53, di guado lb. 6 s. 14 in lb. 7 pezza secondo sono. Arà in qua questo anno zafferano assai di Monferato e comincato se n'è a vendere s. 63 libbra e per men valere l'abiamo. E tuttavia che a questi pregi di costà non ci è spaccio s. 40 in 45 si piuò ragionare orta e beleghieri. Lane di San Matteo c'è assai e poche ci se ne vende: ragionate lb. 14 cento a 2 e 'n 3 mesi e 15 a 6. Chanbi per Pisa 2, Vinegia 3, Vingnone 1 pegio, Genova 1 1/2 meglio. Né altro per questa vi dicho. Cristo vi guardi per Tommaso di ser Giovanni in Milano. Abiano lettera da Vinegia de dì 14 e conta la nave in Gharigha che partì da Maìolicha era gunta a Parenzo che si può dir eserr in porto, grazia a Dio. Ànnovi caricato e nostri rosa asai per quelo dicha Zanobi. Francescho di Marco e Lucha del Serra, in Valenza.