Al nome di Dio, amen. A dì 30 d'ottobre 1396. L'utima vi mandai a dì 19 per Urbano Alamanni e con esa 1 a Francescho, arete auta, e poi n'ò 2 vostre e l'utima a dì 24 de 15, rispondo. Avemole per Uberto de li Strozi il quale ci racomandate e dite avere certi danari e che faccia quanto mi porà non pasando mandato. Di che avea da 160 fiorini di zeccha di costì e volea rimettere a Vingnone e areli fatto la lettera a 2 vantagio a me. E se n'andò a questi Boromei e fesele fare a loro credendo migliorare e ferorolo di circha 4 1/2 per cento e stali bene poché sono schredenti. Ora verso di lui non ò potuto fare altre che no m'à richiesto. Vo' dite avere asaminate sopra i danari vi rimettemo in Anbruogio di Meo e che mi vi schonto a vostro danno nel chanbio da 3 per cento. Quanto a me pare avere fatto i dovere secondo i chanbi d'alora però valeano in que' dì, secondo scrivono que' di Zanobi, per costà 4 1/2 e di qui là altretanto, e per Pisa 3 e altretanto li ragonavano da Pixa chostà, che cci parea la cosa di pari e, se vantagio v'è, è in voi ch'avete i danari tanto più tosto che ricevere da 'ltrove. Or sopracciò non so che altro dire. Quanto dite sopra i cotoni ò di vostro ò inteso e come i me rimettete e no vi qurate perché danari vadino più oltre 1 mese. Ora, per insino a qui niente se n'è fatto ma di mano non credo ci escha: se 'l potrò migliorare di 12 lire il farò. Atendo l'amicho il dè avere tornni di fuori e per la prima altra vi dirò chome sarà seguito e finito ve ne farò conto. E danari vi si rimetterano il più tosto si potrà: farònne come deve di ragone. Apresso vegio chome Nicholò mette in punto panni per Vinegia e che anche pensate a chotoni si baratterano e qui saranno a finire. Come detto v'ò questi d'ora sono trista chosa che 'n buona fé chi lli vollesse vendere a danari lb. 11 1/2 sarebe brigha d'avernne; ma perché arogiamo altretanti danari se ne vende di meglio e a prendere di tutti fustani che vi si fa buon servigio. Ora, se più in cotoni s'inpaccano veglino d'avere di quela ragone tolghono fine roba se volete levarvela d'adosso che tutta volta non arò bissongno di fustani e potrò arogere danari: abino che loro gente che s'intenda! Ragonate li stramazi ci si fanno di questi cotoni fa loro danno asai. Valci amano fine lb. 14, Acri lb. 13, asciame lb. 11 1/2 in 12 e 'ntendesi roba fine e a danari o poche tenpo. Facendo di nuove saprete. De la seta mandata nonn è altro a dire. A dì 12 di questo, per quelo sentiamo, gunse la roba a Ginevra. La guida la condusse non è venuto, è soprastato per mandalla via di là: atendiallo di dì in dì e poi vi dirò come arà fatte. Delle scharlatte non s'è fatto altro, non ci è chi nne domandi al presente. Per solicitare no resta: pure conpratore apaia la daren via. Quanto dite di mandare a Pixa ò inteso. Anchora non ànno risposto e nostri per modo s'intendano e poi penano asai e ora che voremo mandare non ci vien muli e la roba abian in punto 1 mese, 12 balle per Chatelongna, e questo interviene per stare tanto a rispondere. Or è pur qui: manderemo quando si potrà. Piacimi avessi e chamosci e che sieno piacuti a Francescho. Per chose senta Ghuiccardo non va anchora a Vingnone ma Ganino sarà ben qui tosto, per chosa scriva alchuno da Vingnone, che da' nostri niente n'ò anchora. Penso verà a fornire la bottegha de' danari aranno rifatti de' fustani menò in là: faccin bene e assai ch'i' ne sare' contento. Se fosimo pur fuori di questi conti de l'avanzo pocho vi dare' e bene e ricordo loro, e pocho giova, per anchora senpre ànno da fare qualche chosa. Or per richordare spesso no dè manchare poi, quando che sia, saremo a cciò se piacerà a Dio. E chamossci di Francescho costorono spacciati di qui lb. 9 s. 6 inperiali. Dite ne voresti per un vestire: se le volete grandi costeranno f. 1 l'una o più, di mezane s. 26 in 28. È vero che la vendita loro è pasata a Chomo: arebonsi qui per lo mè si potrà ma non sì buone le 4 mandai. Sopra penne di struzolo vegho quante dite e, come altra volta vi s'è detto, qui non ànno quelo spaccio credete e cce n'è in altri e tenghonsele che f. 16 non truovano del cento, e son belle e grandi e bene adoppiate. Ora i' non so come si sieno le vostre ma, esendo belle come dite, a vollelle vendere quando non sono domandate, ragonate da f. 14 1/2 in 15 cento al tenpo di 3 mesi. Non so s'al pregio si posono mettere ma qui, quando una chosa non à chiesta e vollella pur vendere, si chonviene gittar via. Fate ora chome vi pare. Di poi questo dì 2 abiamo finito il chotone a lb. 12 s. 5 cento a dare altretanti danari quanto monta e tornne di tutto fustani di 2 chandelieri per s. 54 1/2 i quali per lo pregio ritoremo pe nostri di Vingnone. È vero che ce ne avanza da 2 balle quali che modo troveremo. Conto di detto cotone sarà in questa: monta netto lb. 363 s. 10 d. 10 e tanto ponete dare vi dobiamo che per tutto questo o insino mezo dicenbre arete tutti e vostri danari. I' v'ò detto per altre chome questo è suto trista chosa e grosso di pelo e parmi, al pregio costò, se ne perde assai. Or non so chome si sopramisse i panni ma quanto e cotoni, per lb. 5 1/2 in s. 15 grossi migliaio in Vinegia, è charo a petto que' ci si mette per altri. Ora per l'avenire proveghino d'avere buona roba. Né altro per questa vi dicho. Non so se cotoni sperate veranno da Vinegia a questo Natale. Di panni mette Nicholò in punto mi faranno soprastare che al tenpo credo venire in costà, s'altro no viene di nuovo, e qui pocho o niente vò lasciare a fare. Richordovi la peza di veluto chiestovi per 2 lettere, dite quanto seguito è. Saràcci 1 contonto [sic] e 1 a Francescho e 1 a Domenico e 1 amico, date. Cristo vi guardi per Tommaso di ser Giovani in Milano, dì 5 novenbre. Francescho di Marcho e Stoldo di Lorenzo, in Firenze.